Eravamo forze della natura.
giovani, incoscienti, audaci.
quale paura è giunta
ad insegnarci la cautela?
folle di attori, poeti e musici
si accalcano oppressi
all'enorme cancellata rugginosa
della nostra vecchiaia.
torneranno
e avranno il tempo di vendicarsi,
e noi avremo nuovi anni di demenza
sordità e smemoratezza,
terre di mezzo tra i sogni e le realtà che fuggimmo,
virtù necessarie al nuovo mondo,
traghettatrici di orribili sprechi di gioventù
alla dolce dimenticanza.
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