Che è successo? hai degli occhi terribili.
L'ho fatto.
Cosa?
L'ho umiliato, gli ho mentito, l'ho offeso. Ho scopato persino con un altro e gliel'ho detto.
E lui?
Lui era triste, confuso, ha pianto.
E poi?
Poi me ne sono andata. Ho pianto anche io all'inizio e poi non ho sentito più niente.
Meglio
così, no? Dammi retta, era la cosa più giusta da fare, l'ho fatto anche
io una volta e si sta subito meglio.
Non so, c'è qualcosa di strano. Adesso sono tranquilla, serena, ma non riesco a ritrovare quella cosa.
Quale cosa?
C'era una cosa prima, io lo so, solo che adesso non la trovo. Avevo questa cosa insopportabile di cui non potevo fare a meno.
E se era insopportabile allora perché la tenevi? Almeno ricordi com'era fatta?
Avrà
avuto che ne so la forma di una pietra. O forse era un anello. Però mi
ricordo che lui una volta mi disse con grande serietà: "Vedi questa
cosa? ognuno di noi ne ha una. Nessuno te la può dare e nessuno, tranne
te, può togliertela".
Ma
che fesserie sono queste? Per carità, non ricordo di aver mai avuto
cose che nessuno potesse darmi. Comunque tornando seri, dopo che hai
fatto?
Niente ti ripeto, me ne sono andata. E lui mi fissava.
Come ti fissava?
Si,
è strano. Mi guardava con gli stessi occhi di prima. Gli stessi occhi
intensi di sempre, solo un po diversi, sembrava che, come dire, mi
compatissero. E poi ricordo che aveva una cosa, lì, tra le mani, ma non riuscivo a riconoscerla. Però la proteggeva.
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