Sei stato tu il mio maestro.
Mi hai fatto conoscere le cose belle,
quelle brutte le conoscevo già.
Mi hai costretto a confrontarmi
col mio nemico.
Mi dicesti
fatti coraggio,
se vuoi essere migliore
devi affrontare i migliori.
Ma io ho avuto paura di fronte allo specchio,
mi girai a chiedere aiuto
pugnalandomi alle spalle.
Maestro ricordi?
Mi ripetevi di ringraziare
chiunque mi lasciasse da solo
dandomi coscienza
dei miei mezzi.
Maestro
forse non sai
quanto ti ho odiato.
Quanto avrei voluto sentirti
darmi ragione
solo una volta.
Ma tu dovevi percorrere
la tua strada
ed io seguirti.
Maestro,
ricordo il dolore condiviso
come naufraghi
in un'isola di solitudine.
La consapevolezza è la chiave!
ci ripetevamo.
Hai poi trovato
la porta?
Ricordo la meraviglia, i concerti assieme,
tutte quelle parole e poesia,
la volta che scoprii
che il tuo maestro
ero io.
L'ultimo ricordo che ho di te
è la tua voglia di morire
per amore.
E' da tempo che
non ci sentiamo,
ci sei riuscito?
E' impossibile per me non riconoscerti, mi basta leggere le tue parole. Già le tue poesie da 18enne promettevano bene! Sono passati 12 anni dall'ultima volta in cui ti ho visto, ma credimi, non ho mai dimenticato l'affetto che ci ha legati per tanto tempo, e che nonostante tutto ancora mi lega a te. E tutte le volte che una nota, un odore o una luce mi fanno pensare a te, al mio cuore si aggiunge una crepa che non si sana più. Non pensavo che la tua mancanza avrebbe potuto mettere radici così profonde in me. Chissà se ogni tanto ti ricordi di me..io spero tu non mi abbia rimossa del tutto. Ciao...
RispondiElimina...si eri e sei ancora il mio maestro...il mio specchio...un po' più grande...quasi una prateria,dove ho conosciuto la libertà di esprimermi...di aprimi con un altro essere umano...e nemmeno allora capivo quanto fosse una cosa così difficile...rara, in cui riuscire.si immagino per mio dolore egogentrico ti abbia indicato una strada che sentivo mia...ma non ho mai pensato di non sbagliare...e se non ti ho aiutato...ho praticato l'amicizia più bella ...non so se ti ho pugnalato...non ricordo...ma se l'hai sentito(nella poesia non riesco a capirlo se dici di me a te)deve esser vero.Ti penso spesso...a volte con pensieri...come "mi manca"...ma la mia pigrizia la conosci...e si sto ancora cercando di morire per amore...e sto passando la più bella agonia della mia vita che forse porta finalmente al trapasso...poi...poi solo tanti problemi di natura economica gestionale della mia vita...Parto stanotte per Roma e poi Lisbona...tre giorni con il mio amore...finalmente
RispondiEliminatu come stai?
un abbraccio grosso
...si...mi manchi
CalenDario
Anonimo grazie di quello che mi scrivi. Non riesco a riconoscerti dalle tue parole e mi piacerebbe ricordare. Spero non sia troppo doloroso. Se ti va scrivimi una mail, la puoi trovare sul mio profilo.
RispondiEliminaMaestro, sei sempre tu il mio maestro, la mia affinità elettiva. Sono stato io a pugnalarmi, nell'immensa fatica di vedermi riflesso. Tu invece mi hai dato di più di quello che immagini. Mi hai dato una casa, la tua anima. Ti auguro tutto il bene, al tuo ritorno ti verrò a cercare.
RispondiEliminaOttobre '94. Ti ricordi quando son venuta a prenderti a Milano in stazione e poi hai passato qualche giorno da me? Quello è stato l'inizio della nostra amicizia. Sei stato come un fratello per me, quel fratello che nella realtà non ho. E ora mi manchi come se fossi davvero mio fratello lontano. Credo tu non capisca chi sono perché forse sono l'ultima persona che penseresti di sentire ora.. Che altri indizi darti? Forse di come condividevamo le nostre poesie e delle lunghe lettere e telefonate notturne. O di quando mi hai "iniziata" a Vasco che io odiavo ai tempi! O forse le serate passate da te sul soppalco a ridere e piangere allo stesso tempo? Pensaci.. se riesci a tornare indietro con la mente di una quindicina di anni (lo so, è tanto!) dovresti trovarmi. Eri il mio migliore amico. Forse hai ancora il mio quadretto in cameretta! Se capisci non scrivere il mio nome per favore, non dovrei essere qui a scriverti... ma mi manchi. E non so se ci potremo mai rivedere. Intanto pensaci..
RispondiEliminaNon sono morto per amore di nessuno, non riesco ad amare nemmeno me e morirò così. Nessuna blandizia marina o calura estiva potrà mai scalfire la mia frigidità.
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