DSM

Sottotitolo: una struggente storia d'amore ai tempi della paroxetina cloridrato. Come parlare di figli con un prete o del significato della morte con un ragazzino di vent'anni, se capite cosa voglio dire.

Meteoropatia, disturbo bipolare, sindrome depressivo reattiva e manie ossessivo compulsive. Questo è quanto emerge dalle diagnosi degli psichiatri che ho incontrato nel corso della mia vita. Psichiatri: professionisti del disturbo mentale che, dopo averti accolto nel loro studio mentre sei in preda alla più lacrimevole disperazione con l'anima affranta che si avviluppa intorno ad un fazzolettino di vergogna per mostrarsi nella più nuda debolezza con occhi offuscati da lacrime zampillanti che si sollevano lentamente dal pavimento nella speranza di incontrare sguardi di autentica empatia, ti osservano con espressioni vacue che forniscono prospettive inedite al significato della parola compassione mentre le loro bocche annoiate dai tuoi psicodrammi pronunciano parole come "prenda queste pasticche" e "ci rivediamo il mese prossimo" che si può supporre costituiscano il massimo  dell' articolazione linguistica che una laurea in psichiatria sia in grado di fornirvi.
Adesso potete riprendere fiato. 
Il Kilimangiaro è alto 5895 metri. Se il Kilimangiaro vi sembra leggermente fuori tema significa che vi è rimasto sufficiente ossigeno nel cervello, il che mi incoraggia ad andare avanti.
A differenza degli psichiatri, gli psicoterapeuti non hanno mai fatto diagnosi e per questo li ho sempre apprezzati di più. Alcuni di loro hanno tentato di orientarmi verso nuove dimensioni esistenziali attraverso il dialogo, come farebbe un buon sarto che confeziona un vestito su misura facendovelo pagare una fortuna. Ed io avevo proprio bisogno di un vestito adatto ad una vita normale.
Se vi state chiedendo se l'ho trovato, forse non avete letto il blog.
Comunque sia una volta mi sono invaghito di una psicoterapeuta. Era carina e intelligente e mi ascoltava, cosa che non accadeva così spesso. Forse era solo questione di ottima memoria o magari faceva un ripasso dal suo taccuino qualche minuto prima che io arrivassi nello studio, ma i suoi appropriati accenni ai miei precedenti sproloqui elencati minuziosamente all'inizio di ogni nuova seduta mi facevano sentire ascoltato.
Stava persino attenta a non farsi scoprire quando guardava l'orologio prima di sancire la fine di una terapia. Io alle volte abbassavo gli occhi apposta per lasciarla appropriarsi di quegli spazi infinitesimali di cui necessitava. In altre occasioni invece le tenevo gli occhi così incollati addosso che le sedute diventavano interminabili.
Ricordo ancora con tenerezza quel giorno in cui le chiesi immodestamente se non la affaticasse avere in cura un paziente così provocatorio, pieno di dubbi, domande e riflessioni e soprattutto così intelligente. Lei mi rispose che fortunatamente i suoi pazienti non erano tutti così impegnativi e che per rilassarsi subito dopo di lui, incontrava me.
Mi ha aiutato a reinventarmi, a credere che avevo tutto il diritto di cercare ciò di cui avevo bisogno.
Avevo diritto di scegliere le persone che più mi piacevano, che amassero conoscere, studiare e riflettere, pronte al dialogo, all'ascolto, che avessero dubbi e domande come me. Il che equivaleva, in una città come la mia, ad avere il diritto di restare soli. No, non è vero, sto scherzando. Ho avuto la fortuna o il merito, come lei mi ripeteva sempre, di conoscere ragazze ed amici stupendi. A volte mi chiedo come possano accettare l'amicizia di una persona disturbata come me e mi rallegro del fatto che tra le loro qualità non rientri quella di farsi troppe domande.
Comunque era davvero carina. Carina e piena di accortezze e sensibilità. Non raccoglieva mai il denaro che le lasciavo alla fine della seduta, prima che io me ne fossi andato. A volte lo ritrovavo sulla scrivania la seduta successiva.
Il nostro rapporto rimase sul professionale per un pò, fino ad una notte durante la quale, in preda ad un delirio incontenibile, decisi di chiamarla al telefono. Le dissi che non potevamo più continuare la terapia perchè mi ero invaghito di lei:

-Dottoressa mi ascolti la prego, come potrò essere sincero con lei se percepisco così forte il desiderio di piacerle? Lei è così comprensiva, mi ascolta, è divertente, intelligente e così bella! Perchè non interrompiamo la terapia ed usciamo insieme? Si immagina? La nostra storia d'amore tra intense chiacchierate e cappuccini!

Lei rimase un pò in silenzio all'altro capo del telefono. Potevo sentire i suoi lunghi e profondi respiri. Forse era solo stupita o magari era l'asma, fatto sta che credetti di aver colto psicosomatici segnali emotivi di un qualche turbamento.
Magari a furia di chiacchierate e sguardi ai due capi di una scrivania, lei aveva iniziato a desiderare di trascorrere più tempo con me e nello specifico non con me-paziente ma con me-persona.
Mentre congetturavo carico di inconsistente speranza fui colto da una incontrollabile eccitazione. Mi sorpresi a pensare: dimmi che mi ami, dimmi che mi ami e che anche tu hai deciso di interrompere la terapia, che sono guarito e che tutto quello che vuoi adesso è il nostro amore!

Poi lei rispose:
"Non si preoccupi, il transfert è indizio che la terapia funziona. Ne riparliamo la prossima settimana".


La fine del mondo

Eravamo ancora insieme,
ricordi?
Tutta la città in fermento
e noi in cima alla collina con gli occhi al tramonto.
Ci  avevano detto che da un momento all'altro
sarebbero apparse le luci.

Aspettammo la notte
ed ecco che le stelle presero a brillare.
Fu allora che tu mi abbracciasti.
Ti vidi piangere qualche secondo
prima di dirmi che
avevi capito.
Avevi capito che,
nonostante tutto,
ero stato io il tuo amore più grande.

Così accarezzai i tuoi capelli
e senza lasciarmi vedere
piansi anch'io.

Poi, come promesso, arrivarono le luci.
Chiudemmo solo un attimo gli occhi.
Fu allora che sentii
la tua mano delicata
stringere la mia.

Cronaca

Sara Tommasi: “Non voglio più vedere la gente che mi ha usata”.
Ecco perchè recitava di schiena.

sapienza

Nella vita ho vissuto due momenti di grande sapienza. La prima da giovane: avevo appena iniziato l'università e mi sentivo colmo di nuove idee.
La seconda dopo molti anni di studio, quando compresi che non avrei mai scalfito nemmeno la superficie della conoscenza.

evoluzione

E' evidente che alcuni uomini derivino dalle scimmie. Ma gli altri?

Resto sconcertato dal fatto che la grande differenza che io percepisco tra me e le scimmie corrisponde ad una minuscola percentuale di differenze genomiche...ma forse mi sto solo sopravvalutando.

Non siamo abbastanza intelligenti da capire cos'è l'intelligenza (Hans Magnus Enzensberger). 
Siamo più a nostro agio con la stupidità.
 
La parte giusta in cui credo di essere è quella secondo cui "non sono sicuro di essere dalla parte giusta."


 P.S. ho voluto riportare alcune mie riflessioni sorte in un dibattito sull'evoluzionismo. Sono i contributi più intelligenti che sono riuscito ad esprimere, per cui desidero conservarli. Immaginate gli altri.

tecnologia

E' stata realizzata la nave da crociera più grande del mondo. Ospita migliaia di passeggeri ed unisce i porti delle città marittime più importanti. Senza neanche salpare.

cronaca

"iPhone5: nelle prime due settimane 10 milioni di pezzi." Pezzi di?
(la risposta alla domanda è lasciata per esercizio)

P.S. forse intendevano dire che è molto fragile.

isomorfismi

L'uomo e la donna non parlano lingue diverse ma isomorfe.

rassegnatevi

L'umanità è così stupida che è inutile dirglielo.

star bene con se stessi

Dicono che per stare bene con qualcuno devi prima imparare a star bene da solo. Io più imparo a star bene da solo e meno ho voglia di stare con qualcuno.

l'errore di sposarsi

Il giorno in cui sposerò una diciannovenne, i miei amici chiameranno per dirmi che è un errore.
"Lo so già che è un errore!" dirò loro "ma considerando le vostre mogli, io sono quello che ha sbagliato meno".

accontentarsi

Se mi accontentassi di una ragazza solo carina, chiunque tra voi andrebbe bene. Ah no, aspetta...

modestia

Per quante lodi io faccia a me stesso, so che non saranno mai abbastanza. In questo sta la mia modestia.

non ho fatto niente

Quella che segue è una riflessione in divenire il cui tema è accennato nel titolo. Nel tempo saranno aggiunte delle parti e cambiate altre, secondo il criterio che faccio come mi pare.


Colonnello Trautman: Ah John, eccoti qui. Ho saputo che ti sei offerto volontario.

John Rambo: Si signore. Mi sono unito alla 101ª Aviotrasportata. Partiremo per il Vietnam domani, signore.

Colonnello Trautman: Capisco. Sempre in guerra, ragazzo!

John Rambo: No signore, questa volta è diverso. Vado per il clima.


Non credo che nelle risaie del vietnam ci fossero discoteche. Altrimenti immagino che il discorso si sarebbe potuto svolgere in questo modo:


Colonnello Trautman: Eccoti qui John. Ho saputo che stasera vai a spassartela eh?

John Rambo: Si signore, come lo ha saputo?

Colonnello Trautman: Sai, me lo ha detto un uccellino.

John Rambo: Maledetti uccellini, sempre a farsi i cazzi degli altri. Cosa ha saputo signore?

Colonnello Trautman: Ho saputo che sei di rimorchio! D'altra parte in discoteca si va per rimorchiare ed essere rimorchiati! Quale delle due John? ahahahah

John Rambo: Signore, questa volta è diverso. Mi piace la musica.


Cambiamo scenario. Immaginate una casalinga di Voghera che quando il marito è fuori, invita l'amante in casa. Fanno sesso per ore sul divano finchè lei non lo congeda. In serata torna il marito:

Amore, che fatica lavorare tutto il giorno...e tu che hai fatto di bello?

E cosa vuoi che abbia fatto, niente! Sono stata sdraiata sul divano tutto il tempo.



Spesso ascolto le mie amiche giustificarsi coi propri fidanzati, secondo questo schema:


Caro, ma dai, lo sai che non ho fatto niente.

Ma come puoi dire così, sei uscita e hai consciuto quel tipo che adesso ti scrive su facebook!

Non è come pensi tu! io ero li a farmi i fatti miei quando quel bel ragazzone si è avvicinato per chiedere l'accendino. Poi sai com'è, non rispondere è sgarbato e così...


Persino chi va in discoteca si giustifica dicendo che gli piace la musica o il clima. Preferiscono passare per dei lobotomizzati amanti di rumori ossessivo compulsivi, piuttosto che ammettere la verità. Ovvero che si va in discoteca per il motivo per cui è stata ideata: stare tutti stretti e ubriachi a strusciarsi gli uni con gli altri, a dimenare il culo, a mostrare il vestitino, la scollatura e il push up, a rimorchiare o essere rimorchiati.
Se poi non finisci la serata a letto con qualcuno è solo perchè ti sei limitato a fare tutto il resto. 
Oppure perchè sei un cesso.



P.S. Quando dico che voglio uscire con i miei amici, esco e vado in un pub a fare due chiacchiere con loro.  Altrimenti dico che esco a strusciarmi con gli sconosciuti.

100 miliardi di umiliazioni

E' impressionante che nel cervello umano ci siano 100 miliardi di neuroni. 
Pensavo ne bastassero meno per ubriacarsi in discoteca.

Dyane

Eravamo tutti insieme in auto. Il più grande del gruppo aveva ottenuto la patente e ciò per noi significava, per la prima volta, sentirsi davvero liberi. Non ricordo quale fosse la meta ma ricordo perfettamente la nostra euforia.
L'auto era una Citroën Dyane sgangherata color sabbia che ad ogni asperità del terreno sobbalzava come in un autoscontro al luna park. Il cambio era posizionato sul cruscotto e contribuiva, insieme con la forma della carrozzeria, a donarle il fascino dei residuati bellici.
Io la adoravo. Senza volerlo quella piccola Dyane mi aveva insegnato due cose molto importanti: la prima è che un viaggio è più rilassante se non devi preoccuparti di salvaguardare la perfetta integrità e pulizia del tuo mezzo. La seconda è che un auto è solo uno strumento utile a condurti da un punto A ad un punto B.

Vorrei utilizzare qualche riga per spiegare brevemente l'ultima affermazione.
Sebbene l'intelligenza sia un concetto elusivo, immagino saremo d'accordo nel considerare intelligente affidarsi ad uno strumento efficiente ed economico per ottenere un qualsiasi scopo. Ad esempio, io non utilizzerei una banconota da 100 euro per accendere il fuoco nel caminetto persino se fossi miliardario, allo stesso modo con cui non getterei una persona in un barbecue per fare una grigliata. In breve, il fatto che le persone sulla terra siano miliardi non vi autorizza a farne un uso improprio, eccezion fatta per gli idioti e le loro auto costose.

Ma torniamo a noi. Vi stavo raccontando di quella giornata in cui io e i miei amici avevamo finalmente l'opportunità di viaggiare in auto.
Ricordo che poco dopo la partenza il ragazzo alla guida aveva iniziato una discussione apparentemente innocua con uno degli amici seduti dietro. Purtroppo, come spesso accade tra giovani traboccanti testosterone e ingenuità, la discussione si era animata a tal punto da divenire un alterco. Il proprietario dell'auto, visibilmente adirato, si era fermato in mezzo alla strada intimando all'amico di andarsene. Dopo attimi di esitazione e imbarazzo, quest'ultimo era sceso dall'auto mentre l'altro si apprestava a ripartire.
Io e i miei compagni avevamo assistito a tutta la scena restando in silenzio.
Non potevo credere che i miei amici stessero litigando quando saremmo dovuti partire insieme verso la libertà.
Di colpo aprii la portiera e scesi anch'io: "O partiamo tutti insieme o me ne vado" dissi.



Questa volta non voglio trarre una morale dalla vicenda. Voglio solo complimentarmi con quelli che hanno trovato degli amici come me, che non restano a guardare in silenzio.
I cornuti sono pieni di amici discreti.

amicizia

Non cerco qualcuno che diventi la ragione della mia vita. Cerco qualcuno con cui condividerla.

amore per sempre e altre oscenità

L'amore non è restare insieme per sempre (soprattutto quando siete dei rompicoglioni, e lo siete datemi retta) e nemmeno non deludere mai il partner (soprattutto quando ciò significhi dover fare quel che vuole lui).
Se avete le corna forse il motivo non è che le persone sono stronze ma che davvero vi donano.

In genere non chiedo alle mie amiche se si sono fidanzate ma se hanno trovato qualcuno a cui rovinare la vita.

Il maschilismo non è il tentativo dell'uomo di soggiogare la donna, ma di difendersi.

Dio ha creato l'omosessualità come strumento di salvezza per gli uomini e di condanna per le donne.

Più avanza l'età e più aumentano i ricordi. Io ne ho moltissimi ma non me li ricordo.

Andare a letto con l'anima gemella è incestuoso. A meno che non sia gemella di qualcun altro.

riflessioni

Le persone cattive mentono agli altri, le buone a se stesse.

Se vi sentite stupidi in confronto alle cose che scrivo, tranquillizzatevi, almeno avete ragione.

Non è che non mi interessa il giudizio della gente, ma quello che pensano gli altri di me non sarà mai peggiore di quello che penso io di loro.

Certe ragazze sono così carine e intelligenti che meriterebbero di stare con me piuttosto che accontentarsi degli altri.


cronaca

Più del ritorno di Berlusconi mi preoccupa la permanenza dei berlusconiani.

cronaca

Lele Mora ha perso 50 chili. E poi dicono che il carcere non faccia bene.

il giorno che non sono morto

Conosco bene la tristezza. La percepisco nella gente, la assorbo e la trasformo. C'è una tristezza che appartiene all'ordine delle cose, figlia dei lutti e delle assenze. C'è la tristezza dei poeti, la malinconia, che colora di dolcezza le notti di solitudine. Poi c'è la tristezza che ho imparato a sopportare, quella che insinua il dubbio che vivere non abbia senso, che ti costringe a fare amicizia con la morte.
Conosco bene la tristezza ed è per pura fortuna che io non abbia conosciuto anche la morte, come il giorno d'estate in cui decisi di scavalcare il parapetto del ponte sopra il fiume.
Fu piuttosto semplice, prima un piede e poi l'altro, e in un tempo ridicolo stavo già fissando il vuoto. 
Ricordo di aver misurato la distanza dal fiume ritenendola sufficiente, poi mi sono sporto in avanti chiudendo gli occhi.
Gli eventi che seguirono furono piuttosto rapidi.
D'improvviso avvertii un boato e una serie di suoni d'impatto provenire dalla strada. Persi l'equilibrio e una mano scivolò dalla presa mentre cercavo con l'altra di trattenermi. Tremai per il tempo sufficiente a capire che avevo paura.
Feci leva con tutte le forze per afferrare la balaustra con entrambe le mani e tentare di rimettermi in piedi.
Una volta riacquistato l'equilibrio, attesi che la testa smettesse di girare e, dopo aver scavalcato il parapetto verso la strada, cercai di capire cosa fosse accaduto.
Trattenni a stento le risa quando mi accorsi della colonna di auto in fila lungo il ponte, coinvolte in un tamponamento a catena. La gente era uscita dalle vetture e si guardava intorno con incredulità mentre due sconosciuti mi venivano incontro con sguardi preoccupati.

Ricordo che girai lestamente i tacchi e nel dileguarmi pronunciai le seguenti parole "In questa città non ci si può nemmeno suicidare in pace".


Questa esperienza mi ha insegnato tre cose in particolare. 
La prima è che l'interlocutore migliore della tristezza non è un ponte ma l'ironia. 
La seconda è che la voglia di vivere torna non appena ci si è buttati.


La terza è che se vedete un tizio sospeso sopra un ponte, prima cercate parcheggio.


citazioni improbabili

Più che Jackson Pollock mi interessa chi acquista i suoi quadri

Sigmund Freud

uomini stronzi e donne tristi

Gli uomini, quando non sono stronzi, sono sfigati. Se vi state chiedendo a quale categoria appartenete vi do la risposta: se sapete leggere, se siete uomini e alle volte vi sentite stronzi, allora siete semplicemente sfigati.
Gli stronzi sono gli uomini che esercitano il diritto di esistere, che dicono quello che pensano e fanno quello che dicono. Per cui, vi chiederete, dove è la stronzaggine? 
E' presto detto, sono qui apposta per emanciparvi.
Immaginate un palo contro cui, inavvertitamente, andate a sbattere la testa. Potreste insultare il palo, cercare di farlo sentire in colpa per il fatto che era lì, proprio davanti la vostra testa, ma il palo non si muoverebbe di un millimetro (a meno che la vostra testa non sia riuscito a piegarlo, ma questo è un caso che affronteremo in seguito).
Ecco, se avete presente la scena avrete anche sicuramente iniziato a capire come sono gli uomini stronzi.
Possiamo quindi enunciarne la definizione: 

Gli uomini stronzi sono esseri umani di sesso maschile che esercitano il diritto di vivere e che non reagiscono ai ricatti morali.

Non tutti gli uomini però sono così integerrimi. Alcuni di loro, più fragili e sensibili, possono venire manipolati in modo da convincersi di essere stronzi. Quando un uomo "sa" di essere stronzo, allora è uno sfigato. E' come se il palo contro cui andate a sbattere, dopo le vostre invettive, si piegasse.
Quale persona inveirebbe contro un palo se non fosse certa o non coltivasse segretamente la speranza di piegarlo?
L'uomo sfigato è la preda perfetta della donna triste. Se incontrerete una donna triste ella trascorrerà il tempo a rimproverarvi, convincendovi (in una enormità di modi non necessariamente verbali che non starò qui ad elencare) che è triste senza di voi, è triste con voi perché non fate abbastanza, è triste se non le dite "ti amo", è triste se non la abbracciate, è triste quando uscite con le  amiche o queste vi lasciano commenti affettuosi su facebook, è triste se non le fate il rendiconto dei minuti che non trascorrete con lei, è triste perché in casa deve fare tutto da sola...
La donna triste litigherà con tutte le vostre amiche finché intorno a voi non rimarranno soltanto dei simpatici cespugli rotolanti e Wile Coyote.
Se questo dovesse accadere rimarrete soli, in balia dei sensi di colpa, stronzi e schiavi delle lamentele di una donna che non dovrà fare altro che mostrarsi triste. Con voi.

Forse vi starete chiedendo perché vi dico queste cose. Alcuni di voi probabilmente saranno spaventati, altri per la prima volta si saranno riconosciuti nella descrizione. Le donne tristi invece staranno immaginando nuovi modi in cui farmela pagare. 
Ma io voglio aiutarvi e vi insegnerò come riconoscerle così da poterle evitare.
I più furbi non faticheranno ad immaginare che le donne tristi si possano riconoscere dal volto imbronciato. E' qui che sta l'ingenuità degli uomini, quella infantile fiducia e scarsità di acume intellettuale tipicamente maschile che può essere in una parola definita stupidità.
Le donne che vedete imbronciate in giro per le strade, sono donne davvero tristi. Sono quelle donne che quando stanno male con un uomo, lo lasciano, e non trascorrono il tempo a lamentarsi di lui con le amiche. Sono le donne coraggiose che dovreste inseguire per strada cercando di asciugar loro le lacrime.

Le donne tristi invece sono quelle che non smettono di raccontarvi quanto siano stronzi gli uomini che hanno conosciuto.
Sono quelle che, quando non trascorrono il tempo a farsi vedere tristi dai propri fidanzati o a rimproverarli, attirano gli altri uomini raccontando quanto siano insoddisfatte dei propri partner, coltivano possibili corteggiatori nei social network, trascorrono le giornate a ridere e dialogare con gli amici.
Le donne tristi sono quelle donne che uscendo con voi, mentre si lamentano degli altri, sembrano le più felici del mondo.

innamoramento e amore

L'innamoramento è una promessa di felicità.
L'amore è restare insieme nonostante la promessa fosse una menzogna.

capire le persone

Se più vai avanti e meno capisci le persone, allora prova ad andare indietro.

scienziato (il testo potrebbe subire modifiche genetiche)

Sia chiaro, non sono un matematico. 
Non sono nemmeno uno scienziato se è per questo, e non capisco perchè alcune persone siano convinte del contrario. Certo, probabilmente il fatto che ho una laurea in biologia, un dottorato in scienze biomolecolari, un master in bioinformatica, che ho svolto supplenze di matematica e scienze alle medie o insegnamenti all'università potrebbe trarre in inganno qualcuno, ma vi assicuro che è solo una coincidenza.
A supporto della mia tesi potrei citare il mio caro amico psicologo Dario, che mi fece notare che tra le centinaia di libri che ho letto non ce n'è neanche uno di scienze. Ho letto saggi di filosofia, psicologia, narrativa, gialli, horror, postalmarket, riviste porno, ma mai, e sottolineo mai, un testo che parlasse di botanica o zoologia.
Quando mi chiedono su che albero mi sono arrampicato, in genere rispondo "uno grosso" e quando mi chiedono che animale era quello che ha attraversato la strada prima di finirmi sotto le ruote, mi limito a contargli le zampe, quelle rimaste.
Voglio dire, trovo più interessante guardare la gente che cammina alla stazione piuttosto che osservare i bradipi mentre restano tutto il tempo a testa in giù, tranne quando cagano.
Occhei, forse l'immagine del bradipo che rischia di cagarsi in faccia potrebbe destare una certa curiosità scientifica, ma in ogni caso continuo a preferire le persone e le loro storie.
Invece odio dover ricordare i nomi delle cose:


Questa falena si chiama Biston Betularia

E un bel chissenefrega non ce lo metti?


Il fatto che alcuni uomini abbiano deciso di chiamare ogni pianta con un nome scientifico, detto tra noi, mi annoia a morte. Piuttosto apprezzo chi i nomi se li inventa. Apprezzo gli studenti che non mostrano interesse nello studio di materie noiose. 
Quando uno studente non studia, io penso segretamente che abbia ragione:


Professore non ho studiato Mendel

Rossi, qual'è il motivo questa volta?

Mi annoiavo e ho preferito ripassare l'elenco del telefono

A memoria?

A memoria

Rossi, sai che non sopporto chi studia a memoria. Quest'anno sarai bocciato, ma hai tutta la mia simpatia


Come dicevo, preferisco andare alla stazione a guardare la gente o andare al ristorante da solo e fare nuove conoscenze. Preferisco giocare ai videogames, preferisco la musica. 
L'anatomia solo se delle ragazze.
L'unica parte interessante delle scienze è data da quei momenti in cui hai l'opportunità di fare delle ricerche, di mescolare intrugli, introdurre geni nei microorganismi o nelle lampade,  inventare ipotesi.
Il resto è fatto da anni di prove e studi nell'intento di dimostrare o confutare tali ipotesi, il che è una grandissima rottura di coglioni.

l'essenziale

"L'essenziale è invisibile agli occhi. Voi siete visibili."
 
Completare il sillogismo è lasciato per esercizio.

riflessioni di fine giugno

L'intelligenza è una malattia autoimmunitaria

Un uomo quando è solo ha la compagnia che si merita. Ecco perchè molti rifuggono la solitudine.

Di solito piango sotto la doccia, perchè la doccia mi rende triste.

Ho il ventre piatto. Piatto cupo.

Da giovani, io e i miei amici facevamo un sacco di sciocchezze. Poi crescendo hanno smesso.

Non ho ancora capito se il mio spirito sia apollineo o dionisiaco. Nel dubbio stasera vado ad ubriacarmi, però sul presto che domani mi alzo alle 6.

Anche io sono stato giovane, cosa credi, è successo tanto tempo fa e non era colpa mia.

citazioni:
"Non si parla con la bocca piena"  Heather Brooke


a cena fuori 3

A: amore mio, ma chi ti vuole bene a te? dimmi
B: un sacco di gente, mettiti in fila
A: quanto sei acido!
B: stai cercando di indurmi a pensare che tu sia l'unica ad amarmi...è un attacco alla mia autostima
A: complottista!
B: subdola
A: non è vero, faccio tutto per te
B: ma cosa dici! sei l'oggetto del mio scherno dalla mattina alla sera, faccio tutta la fatica io
A: cambiando discorso, è stata una bella cena non trovi?
B: hai ragione. qui ci venivo quando ancora non ci conoscevamo. bei tempi, non trovi?
A: simpatico, potrei sempre andare a cena con qualcun altro...
B: guarda, la cosa che mi spaventa di più di un tuo tradimento è se poi torni indietro
A: ma perchè non mi fai mai un complimento?
B: con tutti gli uomini che ti fanno complimenti su facebook, perchè vuoi proprio che te li faccia io?
A: sei incorreggibile. e più mi prendi in giro e più mi convinco che un giorno andremo a vivere insieme
B: anche io sono convinto che andremo a vivere insieme e mi chiedo, insieme a chi?
A: ti spaventa così tanto la vita di coppia e il matrimonio?
B: vedi, nel matrimonio si cresce insieme, ma nel crescere si cambia. e allora come si fa?
A: si cambia insieme
B: si, come i bonsai, crescono seguendo il filo intorno ai rami. un filo fatto di gelosie e dell' impedirsi reciprocamente di essere felici con qualcun altro
A: un amico mi ha detto che amarsi non è guardare l'uno negli occhi dell'altro, ma guardare entrambi nella stessa direzione
B: se guardi nella mia direzione vedi quella figa che cammina laggiù
A: inutile discutere con te vero?
B: inutile. io non lo faccio mai. comunque non sei l'unica che io prendo in giro. ti racconto un aneddoto.
A: sentiamo
B. un giorno, in un locale, mi capita di parlare con una ragazza molto bella, una di quelle che piacciono, che se la tira. Lei dopo un pò che parliamo mi fa "sai, se non fossi fidanzata, ti prenderei in considerazione".
A: vuoi farmi diventare gelosa? e che le hai risposto?
B: le ho risposto: "ah, bene, allora per fortuna che sei fidanzata"
A: ahahahah, ci sarà rimasta male...
B: ma sai, non più di tanto. queste persone sono piene di ammiratori. il mondo appartiene a gente come lei. gente con pensieri medi, che fan quello che fanno tutti. pensano ai vestiti, ad essere popolari, si fanno le foto in posa da soli, cercano gli autografi dai V.I.P....vip! solo gli idioti possono pensare che esistano vip.
A: per me le persone importanti sono i miei amici. è con loro che mi faccio le foto.
B: anche io. tra i miei amici ci sono gli artisti più bravi, i pensatori migliori che io abbia ascoltato. Però bisogna saperli scegliere gli amici, e se passi il tempo in discoteca sarà difficile...dovresti vedere i profili di molti tra i miei contatti di facebook, sia uomini che donne. sembra un book fotografico. Sai qual'è il loro vantaggio?
A: non so, dimmi
B: che nella loro mediocrità, non sanno di essere ridicoli. anzi, sono apprezzati da persone altrettanto ridicole. vedi, è una questione statistica. loro sono tanti, la maggioranza, loro hanno conquistato il mondo.
A: hai ragione. pensa ad Adamo ed Eva ed il serpente. erano in tre, e già l'intelligenza era in minoranza.
B: pensa anche alla musica. le radio che trasmettono sempre le stesse cose.
A: in effetti....io ascolto solo musica italiana.
B: io invece non ci riesco.
A: perchè?
B: perchè capisco il testo.
A: non credo di aver capito che vuoi dire
B: ecco perchè mi stai a sentire...

voltare pagina

Arriva il momento in cui bisogna voltare pagina. Soprattutto dopo aver letto l'ultima riga.

esistenzialismo

In passato vivevo in balia degli eventi. La vita aveva il potere di rendermi felice un attimo prima, e di farmi sprofondare nel baratro della disperazione l'attimo successivo.
Col tempo compresi che, se non volevo vivere come uno schiavo, dovevo divenire responsabile del mio destino. Capii che è molto facile abbandonarsi alla tristezza, mentre la vera felicità non è un semplice dono del fato ottenuto senza sforzo, ma un impegno quotidiano, un continuo esercizio di attenzione e consapevolezza, il frutto della costante volontà di amare se stessi e gli altri, un obiettivo che non può essere raggiunto senza fatica.
Così, scelsi di essere triste.

l'occhio dello struzzo

-Prof, lei lo sa che lo struzzo ha l'occhio più grande del suo cervello?
-Studentello ignorante, si dice del "proprio" cervello. Lo struzzo ha l'occhio più grande del proprio cervello.
-Ah, ho capito. Allora lo struzzo ha l'occhio più grande del proprio cervello di lei, prof.

il mio soffitto e l'IA forte

Qualche giorno fa ero sul letto a guardare il soffitto. Il soffitto della mia camera è molto stimolante, vi invito a provare. Come vi dicevo, mentre lo guardavo mi sono fatto una domanda: "perchè io sono io?". 
Voglio dire, immaginate se gli scienziati potessero creare una copia identica di voi, con le vostre memorie, le vostre emozioni ed i sentimenti...ecco, quella copia sareste voi o sarebbe un'altra persona? E, lasciando da parte le implicazioni etiche per un momento, se vi dicessero che quella copia è identica a voi, sareste disposti ad eliminarne una, o avreste timore di scomparire? Se rispondete che no, che quella copia non siete voi, vi do una notizia: non credete nella teoria dell'IA forte. Allora vi pongo la domanda: Perchè voi siete voi?

telepatia

E' impossibile leggerti nel pensiero. Al massimo guardo le figure.

test di Turing

Credere che il test di Turing ci permetta di distinguere un uomo da una macchina, significa anche presumere di sapere come un uomo risponderebbe ad una serie di domande. Nella mia esperienza, non ho ancora conosciuto macchine in grado di interloquire con un uomo, ma di sicuro ho conosciuto molti uomini che rispondono come macchine.

mi accontento

La vecchiaia mi renderà saggio. Nel frattempo mi accontento di essere giovane e bello.

...

Ultimamente mi interesso poco del mondo, più o meno da quando ho capito che al mondo, di me, non gliene frega un cazzo.

fine del mondo

Sinceramente, la fine del mondo mi preoccupa meno del suo prosieguo.

successo

Vedere la gente lamentarsi dei tuoi successi è un ulteriore successo.

alternative

La mancanza di alternative è tra le principali cause di matrimonio.

Il vantaggio più grande di una relazione con donne sposate o fidanzate è che hanno già qualcuno a cui rovinare la vita.

drogati

non sono sicuro se farsi le canne faccia male ai neuroni, ma di certo irrita le parti intime

belle ragazze

Tra di voi ci sono tantissime belle ragazze. se solo vi scansate un attimo.

alternativa

Sei una persona alternativa. all'intelligenza.

Non sono cattolico

Ai miei tempi i ragazzi entravano nei gruppi cattolici per conoscere le ragazze. Io le conoscevo già.

uno più uno

Io sono sempre solo.
solo tra la gente.
solo tra gli amici.
gli unici momenti in cui non solo solo,
è quando incontro qualcuno che mi comprende.
in quei momenti
siamo soli in due.

Paragrafo 3

Tra le personalità più importanti che hanno dato impulso al costruttivismo in psicologia, ricordiamo il compianto Paul Watzlawick.
Il costruttivismo è quella teoria che mette in discussione la possibilità di una conoscenza oggettiva, per cui la realtà, in quanto oggetto della nostra conoscenza, sarebbe creata dal continuo "fare esperienza" di un soggetto.
Che è come dire che la realtà in cui viviamo è una costruzione di cui siamo responsabili.
Il primo frammento di costruttivismo radicale che ho potuto leggere, lo trovai in uno scritto risalente a circa 2000 anni fa:

"Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
Quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?»
Egli allora, chiamata di nuovo la folla, disse: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo».
Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì, contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo»."

Ironia volle che durante l'ultima cena, il traditore intingesse il pane nel piatto del proprio maestro restando in assoluto silenzio.

A cena fuori - 2

A: no, dico davvero, tu mi appartieni
B: io appartengo solo a me stesso, e poi nemmeno tanto. appartengo di più al cibo o alla morte, riescono a farmi fare più cose loro di quante ne vorrei fare io
A: puoi dire quello che ti pare, tanto io so qual'è la verità. non mi frega niente di quello che credi
B: quando sai che a qualcuno non gli frega niente di qualcosa, il fatto che lo sai, significa che lui lo ha detto, quindi gliene frega. quando a qualcuno non gli frega niente di qualcosa, non dice niente, quindi non lo sai
A: a volte non ti capisco, non potresti parlare come un testo di uno scrittore italiano contemporaneo famoso?
B: senti, come si fa a leggere scrittori italiani famosi contemporanei dopo aver letto Shakespeare?
A: ma io non ho letto Shakespeare
B: capisco. senti piuttosto, io mi chiedevo... se da giovane avevo un sacco di ragazze e oggi ho un sacco di donne, domani avrò un sacco di vecchie?
A: che scemo che sei! l'unica che ti si fila sono io, non te ne sei accorto?
B: non so, è che soffro di deficit dell'attenzione, la chiamano ADHD.
A: e che cos'è?
B: è quel disturbo che si manifesta quando costringi dei ragazzini ad ascoltare degli adulti spaccamaroni. Per cui li curano con le pasticche
A: agli spaccamaroni?
B: no, ai bambini
A: che mondo alla rovescia...
B: eh già
A: si è fatto tardi, dici che dovremmo chiedere il conto?
B: fai pure, grazie per la cena
A: ma tu sei l'uomo, dovresti fare il cavaliere
B: hai ragione, io sono l'uomo. dovrei fare il cavaliere. tu fai il cavallo?
A: battuta vecchia...certo che non smetti mai di prendermi in giro, almeno però mi fai ridere. non sei come quegli uomini che badano solo al proprio aspetto fisico, all'abito firmato, alla macchina costosa, ai regali alle proprie fidanzate...
B: stai cercando di dirmi qualcosa?
A: assolutamente no. e grazie per la cena.
B: a volte non riesco a capire se sei una persona intelligente che si finge qualcos'altro.
A: credo qualcos'altro.
B: immaginavo
A: invece tu si vede benissimo che fingi di fare il cinico ma in fondo sei un bambinone. non sai fare il duro e poi i cinici vanno all'inferno
B: non credo che i cinici vadano all'inferno
A: perchè non credi nell'inferno
B: no, perchè uno che vede la vita in maniera cinica, all'inferno ci vive già

A cena fuori

-questo dialogo verrà aggiornato nel tempo-

A: smettila di prendermi in giro, mi fai venire i complessi
B: dovresti già averne
A: ma come ti perm...
B: senti che buone queste olive, assaggia!
A: mica posso mangiare così tanto, rischio di ingrassare
B: non ti preoccupare di diventare grassa, se volevo una figa mica uscivo con te
A: stronzo! credi che con le tue battute ti libererai di me? staremo insieme per tutta la vita
B: pensi di vivere così poco?
A: dai, ammettilo che stai bene con me
B: certo, mi fai sentire intelligente
A: se era una battuta non l'ho capita, sarà il vino. ti credi tanto intelligente tu?
B: no, però mi sono trasferito in questa città perchè mi piace vincere facile
A: lo sai che hanno detto oggi in tv?
B: non lo so, non la guardo la tv, preferisco il grammofono
A: beh, hanno detto che è stato scoperto il gene dell'infedeltà
B: infedeltà verso gli altri o verso se stessi?
A: non lo so, come la fai complicata
B: quando scopriranno il gene del punto di vista, avvisami
A: che bella serata, dovremmo uscire più spesso
B: hai ragione. dovreste.

Dialogo e Verità

*dialogo (la d è minuscola) tra possessori di Verità (la V è maiuscola)*:
A: Io conosco la Verità.
B: Anche io conosco la Verità.
A: Le nostre Verità sono incompatibili, questo dimostra che la tua non è la Verità.
B: Sbagli, è la tua a non essere la Verità.
A: Ah miscredente!
B: No, tu miscredente!
*fine del dialogo, dietro il sipario si sentono i due interlocutori allontanarsi*
A: quanta fatica si fa a dire la Verità. Ma non bisogna mai cedere.
B: quanta fatica si fa a dire la Verità. Ma non bisogna mai cedere.
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*Dialogo (la D è maiuscola) tra possessori di verità (la v è minuscola)*:
A: questa è la mia verità.
B: questa invece è la mia verità.
A: le nostre verità sono incompatibili, ma d'altra parte abbiamo lo stesso diritto di occupare questo suolo.
B: mettiamoci d'accordo.
*il Dialogo prosegue*.

Tante parole per spiegare l'ovvio, sono sospette

Anche i grandi uomini hanno avuto i nostri piccoli difetti, la differenza è che noi abbiamo solo quelli.

Cesso e sfigato

Negli ultimi tempi mi sento cesso e sfigato. Evito di farmi fare foto che mi ritraggano nello stato pietoso in cui sono, per paura di apparire peggio di come mi sento. Per l'esattezza quello che mi preoccupa negli ultimi tempi è il fatto che con una laurea, dottorato e master riesco a guadagnare addirittura 400 euro al mese e posso vantarmi persino di non avere futuro nè speranza. 
La notte faccio sempre lo stesso sogno in cui mi trovo a perdere la casa e la famiglia. E' davvero terribile. Mi sveglio tutto sudato in preda alla disperazione finchè non realizzo di non essermi potuto permettere nè la casa nè la famiglia e tiro un sospiro di sollievo. 
Spesso ho paura. Mi sorprendo a temere di essere capace di scivolare accidentalmente da un ponte o che un cocktail di farmaci finisca inconsapevolmente nel mio bicchiere catapultandomi in uno scenario apocalittico in cui dimentico per qualche tempo di essere cesso e sfigato.
Confesso che spesso vengo persino colto dal disperato desiderio di emigrare. Mi vedo come venditore di gelati in una romantica Parigi, oppure vestito soltanto di un candido pantalone di lino, mentre passeggio sotto il sole delle Maldive vendendo gelati. Quello che ancora mi trattiene dal vendere gelati è il fatto che in Italia mi è rimasto il tenue residuo di speranza di riuscire a trovare un lavoro come insegnante. Il problema è che a noi precari dell'insegnamento ci prendono per il culo da decadi con la storia che il prossimo anno ci saranno le abilitazioni, le immissioni in ruolo, etc. e ci ritroviamo da vent'anni a convincerci che vale la pena resistere perchè un giorno potremo avere una vita tutta nostra.
Dagli incubi che faccio la notte però, ho il sospetto che il mio subconscio abbia iniziato a mangiare la foglia. 
Ultimamente ho poco appetito e nutro disinteresse nei confronti dell'arte, della musica, della letteratura, della poesia, delle donne e in generale di tutto ciò che necessità di denaro per essere acquistato.
Me ne devo andare, me ne devo andare, me ne devo andare, me ne devo andare, prima di trovarmi mio malgrado a compiere qualche gesto inconsulto come iniziare a guardare la televisione. 
Come? voi lo fate tutti i giorni e non succede mica niente?
Appunto.

forever alone

La mia fidanzata immaginaria mi ha lasciato. Si è messa col mio amico immaginario.

cronaca

E' morto Dulbecco: gli italiani piangono la scomparsa del grande presentatore di sanremo 1999.


(se te lo stai chiedendo, si, è ironia).

Paragrafo 2

Quel giorno decisi di sedermi al suo ristorante. 
Fui colpito nell'osservare quella parete completamente ricoperta dai suoi trofei. Foto, medaglie, coppe, targhe. Quarant'anni prima era stato un grande campione e la gente lo aveva amato molto, al punto che, ovunque andasse, c'era sempre qualcuno che voleva stringergli la mano o farsi fotografare con lui. 
Poi gli anni erano passati, il quartiere dove viveva era stato abbandonato dalle giovani generazioni e i palazzi avevano iniziato ad invecchiare. Era come se col tempo, tutto fosse stato ricoperto da un sottile velo di grigia dimenticanza. Anche la gente  aveva iniziato a dimenticare le grandi emozioni che avevano provato di fronte alle sue imprese.
Di lui rimaneva quella parete piena di foto e ritagli di giornale.
Mi venne da chiedermi dove fosse finita la grandezza di quell'uomo e tutti i ricordi della gente, gli applausi, la stima, l'affetto. Forse era stato tutto un grande film.
Poi, calato il sipario, è rimasta la realtà.

Paragrafo 1

Era un uomo molto impegnato. Era così impegnato da non avere il tempo di chiedersi perchè lo fosse.
Era così vistosamente impegnato che qualcuno insinuava persino che si mantenesse impegnato deliberatamente per non doversi chiedere il perchè si impegnasse.
"Gli uomini non amano interrogare il senso della propria esistenza" potrebbe arguire qualcuno, ma la verità è che, quando una domanda non ha alcuna risposta, allora è la domanda a non avere senso di essere posta.
Per cui, il non porre la domanda è la migliore risposta che si possa dare alla domanda, insieme con una buona dose quotidiana di antiricaptatori della serotonina.

in medio stat virtus

La verità sta in mezzo. a che?

E' stato trovato l'anello di congiunzione tra l'uomo e la scimmia. Si chiama anello nuziale.

Il giorno che mi dovessi sposare, avvisatemi.

Sono stupendo quando sono solo. non temo confronti.

nè fedele nè traditore

Io non voglio esservi nè fedele, nè traditore. Non consegnerò la mia vita nelle vostre mani e accetterò il peso della solitudine che è la forma estrema della sincerità come identità.


"Se il bisogno di rassicurare la propria intrinseca insicurezza genera la fedeltà, il bisogno di non annullarsi nell'altro genera il tradimento." Galimberti

I miei nemici

Ma se invece di far sognare ai nostri figli di fare soldi facili con le estorsioni come faceva Corona (parlando di lui come fosse il genio del nostro secolo), se invece di far sognare le nostre figlie di fare le veline o le mignotte o le cam girl, se invece di far credere ai giovani che è dignitoso guadagnare senza fare nulla come i protagonisti di certi programmi televisivi o a svendere i sentimenti come merce da supermercato, ecco se invece di tutto questo, insegnassimo ai nostri figli a impegnarsi nella vita, ad avere come maestri i bravi artigiani, le persone oneste che sanno compiere i giusti sacrifici, i nobel per le scienze, per la letteratura, i poeti, ad ascoltare musica classica? E se iniziassimo con lo spegnere la televisione e leggere un buon libro, e magari, quando si esce con gli amici, invece di parlare di gossip, ci preoccupassimo di scambiare idee e opinioni sulle sciagurate scelte politiche che stanno determinando il tracollo della nostra Europa?
Smettiamola col rispondere che non possiamo fare nulla, che tanto questa è la vita e questa è la realtà, perchè la realtà la facciamo noi con il nostro esempio.
La realtà è quella che esce dalle nostre bocche, è ciò di cui scegliamo di parlare e che scegliamo di fare.
Inutile lamentarsi che i calciatori guadagnano miliardi se poi siamo i primi a pagare sky, oppure siamo i primi a tenere la televisione sempre accesa, a trascorrere i pomeriggi nei centri commerciali.
E a coloro a cui non frega nulla sapete che gli dico?
Andateveneaffarinculo 
siete i miei nemici sociali.



edit: Perchè non iniziamo a pensare con orgoglio, che noi siamo migliori di quella gente che vogliono farci ammirare, che siamo migliori di quello in cui vogliono ridurci?

bugie

Ragazze non innamoratevi di me, vi risparmierete di dire un sacco di bugie.

Donne, se le bugie si pagassero avreste già aperto il mutuo.

Comunque mi raccomando. Per quanto io affermi di non credervi, per quanto vi possa prendere in giro, sappiate che la mia ironia mi è essenziale per apprezzarvi. Perchè io vi apprezzo davvero, giuro.

e per ultima sappiate che io non credo agli uomini. Credo alla buona fede con cui mentono a se stessi.

insomma la verità è così

sei li tranquillo che nemmeno ci pensi
e la cosa che avevi giurato di non aver fatto,
salta fuori che invece l'hai fatta.
magari sei tu che ti dimentichi
e nel bel mezzo di una conversazione ti contraddici,
oppure è qualcun altro che ha assistito alla cosa e
ignaro di tutto, la racconta.
tu allora col gelo nelle vene,
ti giri di scatto verso la persona che hai tradito e
cerchi la maniera più indolore per tradirla di nuovo:
"ma no, che vuoi che sia una piccola bugia, non gli davo importanza"
oppure
"ma si, te l'avevo già detto, non ricordi?"
e ti rimane da sperare che l'altra persona ti ami a tal punto
che voglia con tutto se stesso bersi le tue cazzate.
Devo ammettere che a me di menzogne ne hanno raccontate parecchie, ma non è questo il problema.
Il problema forse è che
non ho mai amato qualcuno così tanto.

acrostica

acrostica:
comunicazione
racchiudente
occulta
struttura
topologica
interna
contenente
acronimo

l'uomo giusto

Alcune donne la danno via senza riflettere nell'attesa dell'uomo giusto e non hanno capito che l'uomo giusto è quello a cui piacciono le donne che sanno scegliere a chi darla.


P.S. imparate a stare bene da soli, sceglierete meglio.

cronaca

«Che monotonia avere un posto fisso per tutta la vita» (Monti).
E' perchè mi annoiavo che ho cambiato 14 lavori negli ultimi 10 anni.


P.S. fatemi sapere quando avrete realizzato che quest'uomo è un criminale.

no scherzavo...

mi sposerei, se non avessi ancora una birra in frigo.

gli uomini e le donne

Gli uomini non capiscono le donne, ecco perchè le sposano.


P.S. Ringrazio tutte le mie amiche per avermi insegnato a comprendere le donne, salvandomi.

modestia

Sei una persona davvero modesta, hai tantissime qualità nascoste alla perfezione.

Bersagli

c'è una tipa che mi telefona tutti i giorni
"ciao, come stai, oggi ho fatto questo e quest'altro,
ho comprato le scarpe nuove e
al lavoro è pieno di stronzi..."
io la ascolto con tutta la pazienza del mondo
ma ammetto che alle volte stacco la cornetta dall'orecchio,
socchiudo gli occhi,
e immagino un mondo in cui
mi chiamino per dirmi:
"vedi, la verità è che
ho un lavoro di merda, ma ho deciso di cambiarlo"
oppure
"la verità è che sto con un uomo che non amo
ed è per questo che ogni due anni prendo una sbandata per un altro...questa volta glielo dico e la faccio finita"
e anche
"basta, sono stufo di portare questa maschera di normalità, ho deciso di smettere di accontentarmi, piuttosto resto da solo".

Invece poi riporto la cornetta all'orecchio
e tutto quello che sento sono le previsioni meteo
e mi chiedo come faccia la gente ad avere così voglia
di mancare il bersaglio.

vittimismo

Nessuno mi vuole bene. Almeno lui.

diario di un sedotto

Non ho mai sedotto una donna, o meglio, non me ne sono mai preoccupato. Forse sarebbe meglio dire che sono le donne ad avermi sedotto. Il mio interesse invece è sempre stato quello, più o meno riuscito, di ascoltare le persone e cercare di comprenderle. Se avessi impegnato le mie forze nel tentativo di sedurle, se avessi incentrato l'attenzione sulla mia persona, mi sarei perso il piacere e la vertigine che si prova nel viaggiare dentro la vita degli altri attraverso le loro parole. Che poi io abbia avuto fortuna con le donne è del tutto accidentale.
O forse la colpa è delle alternative.

libero arbitrio

Non abbiamo prove di avere scelta.

frasi celebri

Accadono cose nella vita che sono come domande. Passano minuti o anni e poi la vita risponde: "qual'era la domanda?".

amare la punteggiatura

Ti Amo. Punto.
Dai che amo anche te, virgola.

tradimenti

Amo molto la solitudine, non la tradirei con la prima che capita.

la fama

La fama è quando chi ti conosce non sa chi sei.

Perchè è vera la verità?

Quando qualcuno propone una certa interpretazione dei fatti, o esprime fede in qualcosa, la prima domanda che mi pongo non è se quella interpretazione o l'oggetto della credenza  sia vera o giusta. La domanda che mi pongo è invece quale sia il motivo per cui a tale individuo convenga credere la tal cosa. Ovvero qual'è il desiderio più o meno recondito o la necessità o la paura, a cui tale credenza offre la sua rassicurante risposta.
La verità di una proposizione per me è molto meno interessante dei motivi per cui qualcuno la considera tale.

illuminazione

Per illuminare generazioni di persone, ci vorrebbe un black out.


alla mia amica Claudia.

cronaca

"La sindone non è un falso". Almeno quella.

La bacheca è mia....

Scrivo le cose qui, sulla mia bacheca. Le pubblico. Sono pubbliche. Tutti le possono leggere e commentare. Perchè i commenti sono pubblici. Tutti le possono leggere, commentare, fraintendere, intendere correttamente, in ogni caso tutti le possono, tutte. Tutti possono impicciarsi dei fatti miei, perchè io li pubblico sulla mia bacheca a meno che non faccia uso delle restrizioni che esistono apposta per non mostrarli. Ma io li mostro. Io impiccio tutti dei fatti miei. Io potrei scrivere frasi con significati disambigui utilizzando le regole della grammatica messemi a disposizione dal mio ciclo di studi elementari invece di scrivere frasi vaghe che gli altri fraintendono riempendomi la bacheca di fraintendimenti. Ma no. Non intendo esplicitarmi perchè essere circoscritti può rivelarsi compromettente, e poi è sicuramente più faticoso del semplice potermi lamentare del fatto che tutti preferiscano rispondere alle mie esternazioni sulla mia bacheca fraintendendomi, piuttosto che scrivermi in privato per chiedermi spiegazioni per poi pubblicare sulla mia bacheca frasi altrettanto vaghe ma in tema.
e comunque sta di fatto che la bacheca è mia e ci faccio quel che mi pare.

Scelta del cielo o dell'inferno

Al capezzale della mia morte, un angelo mi apparve stringendo in pugno due drappi, uno azzurro e lungo, l'altro corto e rosso. Di questi panni, mi disse, uno è l'inferno e l'altro il paradiso: scegliene uno e per sempre. 
Allora io, dopo mezz'ora di apprensione, mi alzai dal letto e avvicinandomi all'angelo dissi: finchè non scelgo, il paradiso e l'inferno dovranno attendermi.
Quindi uscii dalla stanza per non farvi più ritorno.

Liberamente tratto dal "libro del cielo e dell'inferno" di Borges. Nell'originale, il protagonista sceglie l'azzurro, che scopre con sgomento essere l'inferno.

ragione

Non ho ragione d'essere felice, ecco perchè sono felice. Se cercassi delle ragioni, ne troverei di più per disperarmi.