Finchè




Ho bisogno di credere che ci riabbracceremo un giorno,
quando tutto sarà finito.
Ma ho più bisogno di sapere che ci abbracceremo adesso,
finchè tutto continua.


Finchè
Inserito originariamente da Mad.Doc

aforismi

Ho una intelligenza emotiva. Nel senso che mi emoziono da quanto sono intelligente.

Quello che semini raccogli, disse la saggezza popolare. L'ultima volta ho preso una fregatura, rispose pinocchio.

L'importante è la visione d'insieme, come diceva Cantor.

Ci sono due tipi di donne. Quelle che vogliono solo sentirsi dire ciò che desiderano e quelle a cui dici ciò che desiderano sentirsi dire.

La ricerca della verità non coincide con quella del compiacimento delle proprie idee.

Per Halloween credo vi darò un dolcetto, perchè lo scherzo ve lo ha già fatto la natura.

Tra tutti gli uomini che ho conosciuto gli unici che si salvano sono quelli che devo ancora conoscere. (Marilin Monroe)
Tra tutte le donne che ho conosciuto, le uniche che si salvano sono quelle che devo ancora conoscere. (Pacciani)

Il difficile è restare lucidi, disse l'anta laccata.

Se non ti dico che sei bella ti offendi. Se ti dico che sei bella, si offende la bellezza.

Un uomo costruì delle ali di cera per raggiungere il sole. Mano a mano che lo raggiungeva le ali si scioglievano. Morì nello spazio per assenza di ossigeno.

Dio è una credenza. Ma all'occorrenza può diventare un divano.

Eravamo a passeggiare sul monte Subasio, stanchi ed accaldati, facendo lo slalom tra stranieri sdraiati a prendere il sole nudi, quando ho visto una canadese bellissima. Così non ho resistito, mi sono avvicinato e ho abbassato la chiusura lampo. Poi sono entrato a farmi un riposino.

aforismi

I veri dubbi non mettono alla prova le fedi, le smascherano.

aforismi

Colui che scorge Dio nelle lacune della conoscenza, lo baratta con l'ignoranza e lo perde con il sapere.


Non è che sono basso, è che mi piace andare al fondo delle cose.


Ieri ho fatto un incubo terribile. Poi mi sono addormentato.

Maestro ricordi?

Sei stato tu il mio maestro.
Mi hai fatto conoscere le cose belle,
quelle brutte le conoscevo già.
Mi hai costretto a confrontarmi
col mio nemico.
Mi dicesti
fatti coraggio,
se vuoi essere migliore
devi affrontare i migliori.
Ma io ho avuto paura di fronte allo specchio,
mi girai a chiedere aiuto
pugnalandomi alle spalle.
Maestro ricordi?
Mi ripetevi di ringraziare
chiunque mi lasciasse da solo
dandomi coscienza
dei miei mezzi.
Maestro
forse non sai
quanto ti ho odiato.
Quanto avrei voluto sentirti
darmi ragione
solo una volta.
Ma tu dovevi percorrere
la tua strada
ed io seguirti.
Maestro,
ricordo il dolore condiviso
come naufraghi
in un'isola di solitudine.
La consapevolezza è la chiave!
ci ripetevamo.
Hai poi trovato
la porta?
Ricordo la meraviglia, i concerti assieme,
tutte quelle parole e poesia,
la volta che scoprii
che il tuo maestro
ero io.

L'ultimo ricordo che ho di te
è la tua voglia di morire
per amore.
E' da tempo che
non ci sentiamo,
ci sei riuscito?

Mi perdonerai?

Viaggiando
si accumulano passati.
Devo ancora restituirti quella lettera
in ostaggio tra i miei libri.
E' un pezzo di te
che non ho voluto lasciarti.
Mi perdonerai per questo?
Ho dimenticato molto
per difendere il mio futuro.
Forse mi avresti aiutato
a restare migliore
di me.
Mi perdonerai per questo?
Mi sono fermato a riposare
per guardarmi indietro
e lasciare spazio al dubbio.
Dove saremmo oggi
se non fossi partito.
Mi perdonerai per questo?

gabbie

Rimbaud smise di scrivere
quando s'accorse che
il suo ineguagliato straordinario talento
non avrebbe nemmeno scalfito
l'insensatezza del vivere.
Tentò
a soli 17 anni
di andare oltre tutte le regole
col risultato
di trovarne altre.

la mente è una gabbia
che vuole liberarsi
di se stessa, pensò,
passeggiando nervoso
nella propria stanza.

Il giorno della sua morte,
dopo aver girato il mondo
e commerciato armi
mi disse:
"il fatto che i migliori di noi
se ne siano andati,
avrebbe dovuto insegnarci qualcosa.
Gli stupidi invece
sono sempre stati abbastanza intelligenti
da restare stupidi."

aforismi

Quando dici ad una donna che è più intelligente che carina, se è intelligente si offende, se è carina ringrazia.

SMS

"Volevo vederti per dirti una cosa.
Ho provato a chiamarti xche volevo dirtela
subito.
Ho ricevuto un invito
da parte di un ragazzo
x uscire.
Vorrei prima discuterne con te.
Anche xche
ho bisogno di capire
a che punto siamo."

Anche io spesso faccio fatica
a comprendere a che punto sono
ed è confortante sapere che
uscire con altri sia d'aiuto.
Il problema è che ho troppi dubbi
e troppe poche donne da scopare.

Finzione statistica

La cosa peggiore
non fu la pazzia
ma quello che venne prima.
e prima
venne il dolore della disperazione
la coscienza della morte
e l'impossibilità di comunicare.
prima vennero
notti crudeli e lucide
tremori
e spalle curvate dalla paura di vivere.
prima venne la speranza
di diventare pazzi.
poi
alcool e farmaci
e terapie.
la parola,
la violenta
totalizzante parola,
fu piegata
ad abbracciarsi
con la mitezza.
nacque
il dialogare medio,
finzione statistica,
verbo
della mediocrità.
Ma anche se oggi vi sembro guarito
io sento che da qualche parte
è in agguato la mia follia.
La conversione di un uomo debole
è autentica solo
se è falsa.



"Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore, statisticamente, ha una temperatura media". Charles Bukowski

aforismi

Non mi sento bene. Mi si è abbassata la voce ma non mi si è alzato l'udito.

Il calcio: milioni di morti di fame che guardano miliardari giocare.

Un uomo tutto d'un pezzo.

Avevo giurato
che non avrei mai tradito una donna,
prima di incontrarti,
che non avrei perdonato un tradimento,
prima di perdonarti,
e che non avrei mai trascorso la notte
con una sconosciuta.
Ero anche convinto
che non fosse possibile innamorarsi
senza avere nulla in comune
o lasciarsi
senza nemmeno un perchè.
Mi ero persino promesso
di non fumare prima di sera,
di non essere così sfrontato e volgare
e di non desiderare la donna d'altri.
Poi è stata la donna d'altri
a desiderarmi
e gli eventi mi sono sfuggiti di mano.
Spesso mi chiedo come sarebbe cambiata la mia vita
se fossi stato un uomo tutto d'un pezzo.
Mentre sorrido,
ricordando tutta l'incoerenza
e la vita vissuta per lei,
dimentico di rispondermi.



Questo pensiero è il mio ringraziamento verso chiunque mi abbia dato dell'incoerente. Se ben ricordo, sono stato molto più coerente di quanto non crediate e, a volte, il fatto che io abbia seguito alcuni noiosi principi di correttezza e serietà, vi ha persino salvato il culo.

ma sto cercando di rimediare.

Ricordi

Guardavo la tua foto
e pensavo ai nostri momenti insieme,
a quanto ti ho amata
baciata, voluta, avuta.
Sembra tutto così lontano
ma sei stata tu
un tempo
la donna dei miei sogni.
mentre guardo questa foto
i ricordi tornano
tutti insieme.
riconosco la tua bocca
le tue smorfie
l'aspettarti tornare dal lavoro
accarezzarti i capelli
farti arrabbiare.
ricordo gli odori
i colori
l'estate
le coperte invernali.
ricordo il tuo affetto per me
per il gatto
la cura per le piante
e l'acquario
le pulizie di casa.
quella volta che hai sfondato
la porta a vetri del bagno
con un pugno.
quella volta che
te ne sei andata.
quella volta che
non sei più tornata.

ogni viaggio ad una meta ed ogni meta a un viaggio

la fine delle cose,
il loro scopo e conclusione
è un ossessione che non conduce
in nessun luogo.
dove approda il nostro viaggiare
se non ad una nuova meta
e poi di nuovo a un'altra?
non è forse questo
un andar raminghi
per infinite mete?
lo scopo è uno strumento
verso il nulla
perchè alla fine è il nulla
il nostro scopo.

E col tempo

ci vennero a noia
le chitarre catalane
e l'architettura araba,
la stravaganza di Gaudì
e i colori di Mirò.

col tempo
ci venne a noia
la grande città di Barcellona,
l'accoglienza dei patii cordobesi
e il silenzio
dei borghi di campagna.

col tempo ci sarebbero venuti a noia persino
intere nazioni e tutti i loro uomini se
non fossimo morti in tempo.

E mai nessuno che ci chiedesse
dove eravamo diretti e
da cosa fuggivamo.

sorridi

sorridi
di quel sorriso che suona
come una musica,
che si dissolve nell'aria
e la profuma.
sorridi
e tra i rami di questo viale
si insinua una luce diffusa,
e ridono anche le foglie
salutandoti con la mano.
sorridi
e la tua bocca è
una finestra sul cortile,
quello pieno di fiori
dove giocavamo bambini.
sorridi
nuvole che corrono veloci,
le guardiamo sdraiati sul prato
nella stagione più bella.

Questo calore
è l'estate del tuo sorriso
che è appena cominciata.

nessuno

nessuno
è colui che passeggia laggiù,
così lontano
che quasi non lo vedi

è nessuno
quell'ombra nera
che si perde
nel buio della sera

eppure

è stato proprio nessuno
che ti ha abbracciato
quando piangevi da bambino
e ti ha dato riparo
dall'assurdità di questo mondo

ed è a nessuno
che tornerai
quando avrai smesso
di cercare posto qui,
tra le illusioni.

e ancora mille

Cercherò
mille solitudini
e ancora mille,
vita mia,
per stringerti tra le braccia
e innamorarmi ancora

e mille stagioni
e ancora mille
per vederti ritornare
estate sul mio corpo

e mille morti e ancora mille
per non sentirti mai morire.

aforismi

Non ho bisogno dell'altra metà. Le donne mi piacciono intere.

Ognuno di noi, ogni tanto, dovrebbe essere costretto ad una convivenza forzata con una copia di se stesso.

Eravamo

Eravamo forze della natura.
giovani, incoscienti, audaci.

quale paura è giunta
ad insegnarci la cautela?

folle di attori, poeti e musici
si accalcano oppressi
all'enorme cancellata rugginosa
della nostra vecchiaia.

torneranno

e avranno il tempo di vendicarsi,
e noi avremo nuovi anni di demenza
sordità e smemoratezza,
terre di mezzo tra i sogni e le realtà che fuggimmo,
virtù necessarie al nuovo mondo,
traghettatrici di orribili sprechi di gioventù
alla dolce dimenticanza.

inutile tentare

Una bella casa
è il luogo dove puoi trascorrere
i peggiori anni della tua vita.
ed è proprio quando ti sembra di avere tutto
che scorgi con chiarezza
l'assenza di valore delle tue cose.
prendete me,
ho fallito persino come
ubriacone
o fumatore incallito.
preparo il tè delle cinque
e mi chiedo che cosa
sarebbe successo
se avessi tentato.
tentare è inutile mi ripeto
finchè non mi accorgo
che sono le parole ad avermi fregato.
il fatto è
che persino una vita di inutili
insensatezze
diventa desiderabile
alla fine della giornata,
sui tasti
di una tastiera.

abbracciati così

abbracciati così
tra parole e silenzi.
dolcezza e abbandono,
carezze e assensi.
tutto sarà un si,
un lento andare assieme,
lo sciogliersi
dei giorni
e la varietà
dei luoghi.
i nostri occhi
tra le fiamme
di questo tramonto,
e tutta la
delicatezza
per noi.

la mattina che sono morto

questa mattina ho aperto gli occhi
ed ero morto,
una paura in meno
mi sono detto.
neanche la fatica di suicidarmi,
quella di trovarmi un lavoro insensato
o più in generale di sopravvivere.
non ho più bisogno di cercare da mangiare,
adesso posso viaggiare,
godermi la pace eterna
senza pensieri.
non ho più nemmeno bisogno
di interrogarmi
sul senso della vita.
il senso della morte invece l'ho capito,
non c'è dubbio che sia
il modo migliore
per liberarsi dalle scocciature.
poi, proprio mentre mi godevo la leggerezza della fine,
mi sono svegliato di soprassalto.
l'angoscia
è stata la prima
a vendicarsi.

tu sei la massa

tu sei la massa
in fila agli ingorghi stradali
mentre suoni agli imbecilli davanti,
e fai parte degli imbecilli dietro.
tu sei la massa
cresciuta nella parte migliore
della terra,
quella grassa, fatta di tutti i culi ciccioni
che saltellano nelle palestre,
che mangiano anche la parte che spetta
a chi muore di fame.
tu sei la massa che ha più abiti di quanti
ne servano, sfruttato come uno schiavo
dalla moda.
moda è un termine statistico
per indicare ciò che è più frequente,
e se fai ciò che fanno tutti gli altri
diventi come tutti gli altri.
tu sei la massa
e vivi senza imparare niente da ieri,
e non ti basterebbero nemmeno
tutti i tiranni, gli imperatori, i dittatori, gli dei,
tutti quelli in cui hai creduto incondizionatamente nei secoli,
e tutte le loro sanguinose guerre sante
e gli olocausti
a cui hai preso parte.
sei un fiume patetico
in fila, al freddo,
all'apertura dei centri commerciali,
negli stadi,
le discoteche.
tu sei la massa,
manipolabile dalla politica,
dalla propaganda,
sacrificabile dalla guerra,
dai cibi preconfezionati.
tu sei la massa
un gigantesco organismo impazzito
senza scopi,
che si vomita addosso,
che inquina questo pianeta da millenni
prolificando una prole
disordinatamente in fila
verso la propria inevitabile
estinzione finale.