Il tradimento peggiore

è vero
ti ho tradita,
è successo tante volte
e oggi voglio essere sincero.
ti ho tradita quella volta che
ho spento il telefono per non sentirti,
quella in cui ho pensato
che avrei preferito non averti conosciuta.
ti ho tradita quella notte in cui
quella donna così seducente
è riuscita ad avermi.
ti ho tradita
quando ho preferito dedicare
tutto il mio tempo al lavoro,
quando tornavo tardi e
avevo appena la forza di salutarti.
ti ho tradita così tante volte che
alcune le ho persino dimenticate.
ma
di tutti i miei tradimenti
il peggiore è stato quando ho smesso di chiederti
di soddisfare le mie fantasie,
di cambiare i tuoi difetti,
di superare i tuoi tabù,
di seguirmi nei miei pensieri sfrenati.
il mio peggior tradimento è stato quando
ho pensato ad un'altra donna,
e non per il sesso,
ma perchè ho sognato
di accarezzarle i capelli, di parlare con lei per ore
e progettare un futuro assieme.
il peggior tradimento è stato quando
ho iniziato ad accettare le cose com'erano
e i giorni sono divenuti abitudine
e il desiderio si è affievolito fino a sparire,
finchè ho perso la voglia di lottare.
E' stato per questo motivo
che tra noi è finita.
anche se stiamo ancora assieme.

l'unica cosa che avrei detto a bukowski se lo avessi incontrato

Una volta ti ho sentito raccontare
che non avevi niente da dire
e che non dire niente
ti faceva stare meglio.
quella volta ho pensato, cavolo,
hai scritto un bel pò di cose
per essere uno che
non ha niente da dire.
ecco, te lo volevo ricordare
nel caso non te ne fossi accorto da solo.
sarà che tutto questo parlare
ha a che fare con ciò
che vorremmo essere.
perchè chi lo sa invece
che cosa siamo veramente?

come si diventa pazzi

è come per il veleno,
lo prendi poco alla volta
e ti abitui.
Inizi facendo qualcosa di strano,
qualcosa di cui nessuno si accorge.
e passo dopo passo
trovi il coraggio di fare cose
che non avresti creduto.
allora la gente
ti darà del pazzo,
parlerà di te
e riderà alle tue spalle.
ma non ti importerà.
tu parlerai con gli dei
e sarai immune
alla loro ragione.

barbone

Non ci posso nemmeno credere
sto qui a scrivere,
i guanti rotti,
il vecchio cappotto,
una stanza più fredda del parco,
questo tavolo ammuffito
roso dai tarli.
ma io da qui vi posso mandare affanculo,
non immaginate la gioia di questo momento
non potete immaginare che gioia possa arrivare qui
all'improvviso
proprio nel pieno della disperazione.
e io rido
e piango
e grido
perchè io ho questo dono
meraviglioso
di vedere la meraviglia.
e sopratutto adesso
che sento che il freddo
mi fotterà
e mi auguro che lo faccia
nel momento più bello della mia vita,
nella solitudine perfetta,
nella mia rivincita,
in questo momento inghiottito dal nulla.
io non esisto
e sono l'uomo più felice del mondo
e domani sarò sicuramente morto
o almeno lo spero
che non credo di riuscire
ad alzarmi ancora
domani
in quest'inferno.

Esisti

Sono certo che esisti,
mi bruciano gli occhi
al pensiero.
Mi basta guardarti.
Io che ho sempre amato dialogare
scopro che con te
non ne ho bisogno.
I tuoi tentativi di comprendermi
sono tutto l'amore che cercavo.
Non mi regali stupidi oggetti
e non smetti di chiedermi
cosa mi renda felice.
Quel poco che desidero davvero
non lo rimandi a domani.
Perchè sai che un domani
potrebbe non esserci,
ed è per questo
che invece
ci sarai.
Non dai nulla per scontato,
ti fai bella per me
e pretendi che lo faccia anche io.
Non lascerai che il tempo ci logori
e lotterai perchè ogni giorno
sia nuovo.
Lo so che esisti
e non ha importanza
se ci incontreremo davvero.
Mi hanno chiesto
se credo in qualche dio,
ho risposto che
sei tu.

Ecco perchè

Se mi ami
leggerai le mie poesie
e se leggerai le mie poesie
mi amerai.

Ho chiamato il tempo
per negoziare,
ma non mi ha fatto dilazioni
per le giornate di noia.
Mi ha detto:
qualunque cosa deciderai di fare
perderai ogni giorno che ti ho dato.

Ecco perchè mangio per vivere
e non il contrario
Ecco perchè mi bastano
pochi vestiti

Ecco perchè spesso
preferisco agli uomini
i libri.

Addomesticami, disse la volpe

"Si, sono arrivata all'ultimo minuto,
lo so che sono giorni che annuncio il mio arrivo,
non è mica un problema, ci vedremo un'altra volta".

Nell'elencare tutte le aspettative tradite
e i litigi spesi per rimandare l'inevitabile indifferenza,
mi sono ricordato della volpe e
del piccolo principe.

Con principesse come queste,
non ci sarebbe stato spazio per
volpi addomesticate,
rose fragili e uniche,
o pecore strambe.

Ci sarebbero stati solo
tanti piccoli pianeti desolati
senza il ricordo di nessuno.





Da: Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry

Che cosa vuol dire addomesticare?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"

"Certo", disse la volpe "Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma, se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"

"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"

"Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
"In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."

Il piccolo principe ritornò l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".

Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
"Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".

Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
"Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa"
E ritornò dalla volpe.

"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"

" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

Gap generazionale

Su una tavoletta di argilla babilonese
risalente a più di 3000 anni fa
trovarono scritto:
"La gioventù di oggi è corrotta nell'anima,
è malvagia, empia, infingarda.
Non potrà mai essere ciò che era la gioventù di una volta e
non potrà mai conservare la nostra cultura".

Gli spartani risolsero il problema
gettando dalla rupe del Taigeto
i figli considerati inidonei e
sottoponendo tutti gli altri all'agoghè.

La storia insegna
solo a coloro che
la sanno ascoltare.

I vecchi non sono mai stati saggi,
ma solo decrepiti,
e fanno parte della storia inascoltata
da questi giovani di oggi,
che saranno i vecchi decrepiti
di domani.

Qualcosa da proteggere

Abbiamo tutti
qualcosa da proteggere,
un amore
una certezza
un'abitudine.
Qualcosa per cui mentire,
uccidere persino,
qualcosa per cui impazzire
giusto l'attimo necessario
a mandare in malora
tutto il resto.

Fama

Ho sempre saputo che un giorno
sarei divenuto famoso
e avrei fatto così tanti soldi
da non poterli spendere tutti.
Quello che immaginavo però
è che la fama sarebbe arrivata presto,
magari a 25 anni, nel pieno delle mie forze,
della mia incoscienza.
Oggi
a 73 anni
mi chiedo
dove erano tutti quanti quando cercavo un lavoro,
quando nelle nottate di solitudine
ero costretto a scrivere per non impazzire,
dove erano tutte queste ragazzine
che oggi mi scrivono?

ehi, dico a voi,
dove eravate ragazzine
quando avrei potuto
scoparvi?

valori

Mi sono circondato
di innumerevoli errori
che si piacciono e
si rincorrono, in un gioco
dove io perdo.
forse riesco a
trovare un nuovo modo
o un nuovo mondo
dove i miei pensieri
non siano contrapposti al bene.
forse posso trovare qualcuno
nel fango come me che
non dia per scontato
l'amore.
che non si faccia bello con parole
che infrange
quando nessuno vede.
se l'amore vuol dire riposo
allora è un divano.
se l'amore è fare ciò che si vuole
allora è amore di se.
se l'amore non è desiderare l'aspetto,
allora è dispregio del corpo.
se l'amore non ha pretese
allora non vale niente.
l'amore non esige il sacrificio
sugli altari,
ma il sacrificio degli altari.
Hanno eretto un monumento alla disumanità
e cercano di assomigliargli.
Io chiedo solo il perdono necessario
di me stesso
e la solitudine sufficiente
per liberarmi di questa oscenità.

tristezza

I tuoi occhi tristi
sono la tristezza degli universi
d'ogni tempo,
la musica inascoltata
nel vuoto senza peso.
In questa lenta eutanasia
mento a me stesso
e mi addormento sognando che
non sono io
a dirti addio.

Epitaffio

Qui giace
il finto amarsi,
fatto di fare
ciò che si pare,
di illudere d'essere
ciò che non si è.
Se pretendi la bellezza
devi prima saperla donare.
Affideresti tuo figlio a chiunque?
E te stesso, a chi lo darai?

Prezzo e Valore

Apprezzi l'opera o la fama
dell'artista?

Picasso ammise
d'aver dipinto quadri
privi di valore,
su commissione.
Se si sedesse alla tua tavola
sapresti riconoscerlo?

I migliori filosofi
pittori e
poeti
ridono con me
ogni giorno.
Io li ascolto
senza autografi
e senza pagare
il biglietto.


"Dal momento che l'arte non è più l'alimento che nutre i migliori, l'artista può esercitare il suo talento in tutti i tentativi di nuove formule, in tutti i capricci della fantasia, in tutti gli espedienti del ciarlatanismo intellettuale. Nell'arte il popolo non cerca più consolazione ed esaltazione. Ma i raffinati, i ricchi, gli sfaccendati, i distillatori di quintessenza cercano il nuovo, lo strano, l'originale, lo stravagante, lo scandaloso.
E io stesso, dopo il cubismo e anche da prima, ho accontentato questi maestri e questi critici con tutte le bizzarrie cangianti che mi sono passate per la testa, e meno mi capivano più mi ammiravano. A forza di divertirmi con questi giochi, con tutti questi rompicapi, rebus e arabeschi, sono diventato celebre e rapidamente.
La celebrità, per un pittore, significa vendite, guadagni, fortuna, ricchezza.
Oggi, come sapete, sono celebre e sono ricco. Ma quando sono solo con me stesso, non ho il coraggio di considerarmi come un artista nel senso grande e antico della parola. Sono stati grandi Giotto, il Tiziano, Rembrandt, Goya.
Io sono soltanto un tipo che diverte il pubblico, che ha capito il proprio tempo e ha sfruttato il più possibile l'imbecillità, la vanità, la cupidigia dei contemporanei.
La mia è una confessione amara, più dolorosa di quanto può sembrare, ma ha il merito di essere sincera."
P. Picasso

Cassandra

Leggo il cuore degli uomini
e arriverà il giorno in cui
mi crederanno.
Mi chiedo
se sarà un giorno di gioia
o di dolore
e cosa me ne farò
della ragione.

Vedere
serve ad indicare agli uomini
il baratro in cui cadranno.
Ma se nessuno ti ascolta,
l'unico baratro che senti davvero
è quello
della
tua
impotenza.

Passato e Futuro

Ho vissuto ogni giorno
come fosse l'ultimo.
Difficile fare progetti
in queste condizioni.
Quando arriverà il mio momento,
mi ricorderò delle rondini
che non tessono i propri abiti.
Ricorderò gli alberi e
i loro frutti
che cadono senza rimpianto.

Non ricorderò altro.

In questa vita,
priva della necessità di un futuro,
così ingombra di presente,
non c'è abbastanza spazio
per il passato.

aforismi

Quando sto male, sto meglio.

I poeti hanno la licenza poetica nello scrivere, i folli nel vivere.

Dio mi ha detto che soffro di allucinazioni uditive.

Mi piace restare in silenzio accanto a persone con cui posso dialogare amabilmente. Ma non riesco a tollerare nemmeno un minuto di silenzio, accanto alle persone a cui non so cosa dire.

La cosa più interessante di alcuni uomini, è che non hanno davvero nulla di interessante.

Caro babbo natale, quando ti ho chiesto una donna che sappia come far godere gli uomini, non intendevo gli altri uomini.

Ho iniziato a leggere i filosofi per impressionare le ragazze. Quando ho capito che alle ragazze interessava lo shopping, era ormai troppo tardi.

Non vedo perchè dovrei mendicare, quando posso comodamente morire di fame.

Dicono che sia sano mangiare senza olio, sale e condimenti. Mi chiedo se sia altrettanto sano rinunciare al piacere di mangiare.

Il problema di fare battute intelligenti è che ti prendono per scemo, quando ridi da solo.

Non è che sono stupido, cerco solo di non mettervi in difficoltà.

3 versi

L'haiku
è una poesia di
3
versi.
Mi chiedo se potremmo continuare a
chiamarla poesia
anche se ne avesse
2
oppure
1
soltanto.
Nei secoli
non abbiamo fatto altro
che definire la realtà,
che altro non è
che consenso.

Scimmie

Non ho mai incontrato
qualcuno che mi offrisse denaro
in cambio della soluzione
di un'equazione di secondo grado.

Sono stato educato
come una scimmia
per così tanti anni
che ancora oggi fatico
a chiedere perchè.

Illusione di alternative

Puoi negare una realtà
o affermarne il contrario.
Scegli la via che preferisci.

Noi siamo il modo

La solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
Schopenhauer

I grandi uomini sono i più soli.
Bukowski

Chi vola alto è sempre solo.
Nurejev


Un ragazzino di 14 anni
rispondendo alla domanda
sul perchè volesse scrivere un libro di filosofia
nonostante fosse già stato detto tutto,
rispose:
"perchè nessuno lo ha mai detto
come lo dirò io".

Qualcuno deve avergli
insegnato quella frase.
Ma è il modo,
che mi convinse.

Crudele

Se proprio
vuoi essere crudele con qualcuno
assicurati che
non valga nulla e
non abbia memoria.
assicurati che
potrai semplicemente ignorarlo,
e che i suoi lamenti
non siano degni nemmeno di una briciola
di coscienza.
Se vuoi essere crudele con qualcuno
assicurati
che sia un nessuno qualunque,
uno che non abbia
un sorriso attraente,
che non sia divertente,
che non sappia abbracciarti
e farti innamorare.
Se proprio vuoi essere crudele
con qualcuno
assicurati di acquistare un cuore di pietra,
nel caso la crudeltà
torni a chiedere il conto.

A modo tuo

Mi hai amato come potevi,
come una mela succosa
a cui si toglie la buccia
prima di mangiare

ecco
io sono la buccia

Linguaggi

Le mie anime
non si conoscono.
alcune usano i sogni
altre la grammatica,
alcune posso solo intuirle,
altre comprenderle.

La ragione è solo una lingua
tra tante

viaggiando nei miei luoghi
sto imparando a parlare.

rido

oceano,
onde all'orizzonte,
aggrappato
ad un naufragio,
nella consapevolezza del nulla
rido.
tra poco
l'angosciosa assenza
di speranza
si sostituirà
alle onde.
ma io rido.

I giorni

I giorni,
quelli che ho già vissuto,
si avvicinano e
si siedono sulle mie ginocchia.
Come sono belli,
che meraviglia di bambini
cresciuti
nella mia fantasia.
Ecco che ridono,
i loro occhi mi guardano
e vedono me
oltre ogni tempo.
Ridendo
come sono venuti
se ne andranno
ed io
non potrò trattenerli.
Che infinita nostalgia
per l'attimo di averli avuti
tutti i miei figli
mai nati.
Vi vedrò ancora?
Il mio futuro
anche senza nessuna speranza
è li che aspetta.
Dove andrà tutto questo
non durare delle cose?

Aspettatemi bambini,
ho deciso che
verrò con voi.

Fuga da qui

Le cose che non abbiamo fatto
e non faremo mai
riposano
nella nostalgia degli anni.
abbiamo avuto una intera esistenza
per girare attorno
ai nostri edifici,
sempre quelli,
supermercati, dentifrici,carta igienica,
cinema moderni.
Tutti quei mondi
che non vedremo
non si arrendono,
li sogno la notte,
mi mettono i brividi.
città in rovina,
macerie depredate
da bande di uomini
e fuochi ai lati della strada,
armi e droga,
notti nere,
inseguimenti, omicidi.
Hai forse sognato qualche oasi lontana
dove ti rifugi quando sei stanco?
quando sei stanco di camminare
lo stesso asfalto
su cui consumi le suole
da 30 anni.
Saremo tutti uguali nella morte,
prima di allora
devo cercare di non morire,
consumato,
da questo asfalto.

Valigie

Con il temporale
mi appresto a riempire la valigia
e dire addio
a questo luogo.
Non riesco a farci entrare
l'eco delle risa, le tue carezze,
le nostre notti.
Mentre mi allontano
con le valigie piene di tutto
mi accorgo
di non aver portato via niente.

qualsiasi cosa

I modi in cui
io sono,
rappresentano una sfida
terrificante
all'ignoto,
pagato al prezzo più alto.
nessuno potrà mai affermare
se le mie scelte siano state
corrette.
nemmeno io.
c'è questo
abisso di potere inutile
che fluttua
come un letto di nubi.
posso essere
qualsiasi cosa
e mi chiedo semplicemente
se potrò continuare ad essere
qualsiasi cosa e
nessuno.

nessuno

Di me stesso
non voglio fare
niente,
e questo rappresenta
la più grande rinuncia che io
possa sostenere,
per avere la forza
necessaria
ad essere chiunque io desideri,
per il tempo necessario
a compierlo.

Un uomo diverso

C'era un uomo diverso
seduto al mio tavolo oggi,
aveva lasciato che il destino
giocasse le sue carte.
C'era questa donna
e lui le era passato accanto,
e l'aveva lasciata andare via.
Questo uomo nuovo
conosceva il senso della sconfitta
e dell'attesa
della solitudine che si prova
nell'amare una donna.
Un eroe consapevole
di un oblio senza ricompense.
Quest'uomo
oggi era li
con il suo regalo
che nessuna aveva scartato.

Prima che

Non mettetemi
in una lucida cassa
di mogano levigato
quando morirò.
Adagiatemi oggi
su un letto di petali profumati,
carezzatemi i capelli dolcemente,
sorridetemi,
guardate questi occhi verdi e
la mia bocca
quando è in silenzio.
Tutto quello che posso darvi
non durerà,
e tutto quello che ho, sono
questi attimi di vita.
Riuscite a capire?
vi sto dedicando
tutto me stesso
e vi chiedo in cambio
tutta la dolcezza di cui
siete capaci,
come quell'ultimo sospiro
per trattenere i ricordi
prima che chiudano la bara.

Luogo e Tempo

Non aspettare
il luogo adatto
il tempo adatto

noi siamo
luoghi e tempi
all'alba della creazione,
siamo baci rubati
all'eternità della morte

ogni luogo e ogni tempo
è quello giusto
quando siamo insieme.

Da quando sei

Ogni tuo errore è un incubo
nelle mie notti insonni,
la tua tristezza è cura
di ogni mio errore

Ogni saluto è addio
che non vorrei ascoltare,
la gelosia speranza
d'essere tuo

Ho cominciato a odiare
la tua presenza
e tutta l'impazienza
se non ci sei

Rubai i tuoi occhi
mentre dormivi
perchè fossero vivi
solo per me.

Quelle come te

Quelle come te
le frequento per rimanere giovane
allenandomi a decifrare ambiguità.
Lasciano messaggi amorosi al telefono
poi fanno la voce fredda
se le chiami in auto con un altro.
Quelle come te
chiamano tutte le altre sere
e quando escono con gli amichetti a bere
non ti fanno nemmeno un saluto.
Non sia mai che
quelli con cui flirtano la notte
possano sentire l'imbarazzo
difronte a un altro uomo.
Chissà se indossano scollature imbottite
quelle come te
nelle seratine organizzate
per gli altri.

Di donne bisognose come te
ne ho consciute tante e
le ho lasciate tutte
ai propri amichetti.
Perchè è a questo che servono gli amici
non lo pensi anche tu?

La fidanzatina del liceo

la fidanzatina del liceo
a guardarla sembrava più grande
ed era appena uscita dalle favole
e avrebbe meritato un uomo migliore

ma a me
è sempre rimasto troppo poco tempo da vivere
e non ho mai potuto permettermi privilegi come la pazienza
o il tempo da perdere,
e ricordo che persino da bambino
sognavo quella strega della morte
venirmi a prendere

ecco dicevo
ci sarebbe voluto uno che con tutta la calma di questo universo,
di tutte le ere e lo spazio infinito, le costellazioni e i buchi neri,
prendesse questa ragazza su un letto di rose
per infilarglielo appena un pochino,
ci sarebbe voluto uno
con la voglia di aspettare tutto il santo giorno
che arrivasse la sera per sentirle dire
"no, qui non possiamo".

Le tue parole

Le parole
quelle che non mi hai raccontato
quelle che ho aspettato
fino all'ultimo addio.
Le parole
quelle che regali agli altri
quelle in cui dici d'amarmi
che parlano di te.
Le parole
quelle di cui ho bisogno
quelle dentro ad un sogno
inventato per noi.
Le parole
quelle che non mi hai mai detto
quelle che ho maledetto
che servirebbero adesso.

Teoria e pratica

In pratica
senza pensatori e scienziati, disadattati,
menti autistiche, psicopatologiche e ossessive,
inadatte alla società,
tu vivresti ancora nelle caverne
a lanciare sassi agli animali.

In pratica
senza poeti, pittori e musicisti
morti di fame, suicidi, emarginati, pazzi
o ritenuti tali,
il mondo in cui vivi
non conoscerebbe l'arte.

In pratica
di sola teoria non si vive
e lo sanno bene tutti quei morti ammazzati
di solitudine e povertà
che con il proprio suicidio sociale
hanno garantito la tua
pratica
sopravvivenza.

Sono pazzo e te lo dico

Solo, con la mia malattia,
ogni giorno di finzione in più
è un ulteriore passo nella disperazione.
In questo ospedale di palazzi, centri commerciali,
indifferenza muta e televisioni urlanti,
la camicia di forza che mi contiene dall'esplodere per strada
è la parola,
il sesso,
la poesia,
ponti
sulla mia isola di nebbia.

L'istinto omicida
che leggi nei miei occhi certe sere
è reale
e se mi mancherà l'aria
strapperò i tuoi polmoni
respirando la tua.

Il mio non è un amore ma
un'arena per le tigri.

La tua normalità
mi sta lentamente uccidendo.
La mia pazzia
ricambierà il favore.

La sensibilità del branco

Il branco
in odore di sangue
sull'uomo ferito
intima guarigioni.
Misconcezione d'amore
avverto rumore
di ossa spezzate.
Sulla carcassa rimane
nessun evidente
indizio di bene.

Solitudine

Solo il genio
riconosce il genio
e quando sarai acclamato dalle folle
saprai soltanto d'essere
un fortunato mediocre tra i mediocri.
I grandi uomini
muoiono
tra i fossati di solitudine eretti
dall'indifferenza degli altri.
Mettiti a disposizione di un'umanità folle,
autodistruttiva, disinteressata a tutto,
priva di curiosità, creatività,
della capacità di porsi domande e
dell'esigenza di cercare risposte.
Riceverai la gloria
di una moltitudine di idioti
che non hanno la più pallida
idea
di chi stiano glorificando.
Dio in perfetta solitudine
esisterà per sempre per assistere
alla nauseante nullità
del suo creato.
Dio nel suo fallimento planetario
inventò l'amore in assenza
di un'idea migliore.

Urgenza

Urgenza di vivere,
ciò che mi rende solo,
coi miei pensieri, i desideri,
la voglia sfrenata d'esistere.
Fiorisco oggi e
se non mi hai colto,
non ti crucciare domani
che non sarò.

Condanne

Tutti scegliamo una condanna nella vita
e quella che scelsi per me
è di non saper che fare
ad ogni nuovo amore
ad ogni nuovo bivio
ad ogni nuovo dolore
e di non sapere che cosa
avrei dovuto fare davvero
dopo che l'ho fatto.
Questa è la mia condanna,
che non ci sia
un giusto
uno sbagliato
una luce divina a guidarmi,
ma sempre
e solo
uno scintillante
terrificante
nuovo.

aforismi

I grandi uomini sono fatti dalla moltitudine di quelli piccoli, che li eleggono a condottieri, profeti, santi, governanti, dei.

Monete

Il sesso
non è un ricatto
e per il fatto
che ho provato a baciarti
non sono tuo.
Non hai speranza
di assicurarti il domani,
fai ciò che ti piace
paga i tuoi desideri
in anticipo
in ritardo
ma fallo da te.
Se il sesso è una moneta
io non comprerò,
nel mio primitivo baratto
scambio desideri
bocche
sogni
tempo
da qui alla fine.

Lasciami andare

Non mi fare male
non te ne farò,
sono una bestia che si dimena
sul filo della follia,
la boscaglia non mi protegge
la tua mano non mi cura.
Ho provato sai a fidarmi di te
e nel fallire sono divenuto
colui di cui non puoi fidarti.
Lasciami andare
affogherò nel mio stesso sangue
ma almeno non nel tuo,
lasciati andare
a vivere come vuoi,
qui c'è spazio per tutti
per le bestie
per i pazzi
per l'amore di ognuno
diverso.

Anormale

Chi non può capirti
ti dirà
che sei lunatica e
poco pratica,
incline
a inutili pensieri.
Ti dirà che la tristezza
è un momento da lasciar
scorrere via
aspettando la gioia.
Ti dirà
che la passione è una follia
da annegare nell'abitudine
della vita che hai scelto.

Io ti dirò invece
che la tristezza va ascoltata
perchè racconta di te,
che la passione
non è una malattia ma
è la vita stessa
che ti chiede di cambiare.
Ti dirò che in verità
tu sei un piccolo miracolo
capace di sentire
oltre i loro confini,
e che essere pratici
è il minimo indispensabile
per scegliere di
non esserlo più.

Un'ultima volta

La biografia è semplice
nacqui e morii
tutte le volte
per amore,
per dolore,
ed il perdono
fu più difficile ogni volta.
Non smisi,
vi amai di nuovo
e poi ancora
tutte le lacrime e i tendini,
la commozione.
Ogni giorno
scavai un poco
la mia fossa
per farla bella, per ricordarla,
per l'urgenza, per il futuro di
eterno mistero.
Poi fu la morte
venne per ultima
e chiudendo gli occhi
vi amai
un'ultima volta.

L'estate finisce

Accadrà davvero
e sarà l'estinzione dell'umanità.
Inizierà con un
accesso di risa incontenibile
ed esplosioni ormonali,
poi la gente comincerà a strapparsi di dosso i vestiti
e a prendersi dappertutto
per strada, sugli autobus, banchi di scuola,
sui banconi dei bar i bicchieri in frantumi,
negli uffici, sulle fotocopiatrici,
i fogli voleranno via impazziti.
Sarà un rincorrersi nei viali, vecchi, donne,
cani, gatti, tigri del bengala,
sarà tutto un ondeggiare di cazzi bianchi e neri e tette al vento,
il morbo si diffonderà con la rapidità di un grido
sugli uscieri dei cimiteri, sui medici delle autopsie,
sugli operai che smetteranno di lavorare
per scopare sulle linee di produzione,
si fermeranno le fabbriche, i cantieri,
e i banchieri, i manager d'azienda terrorizzati
prometteranno aumenti di stipendi
ma nessuno li ascolterà più ormai,
sarà come un immenso sciopero generale
anche i sindacati aderiranno,
poi finirà il denaro,
le guerre, l'odio razziale
e non avremo più niente,
smetteremo di mangiare e
moriremo di fame
scopando.

L'ultima lettera ai morti

Sei gia morto. Hai dovuto sopportare soglie di dolore psicologico così alte, che oggi non sei in grado di sentire più niente. Non senti l'amore degli amici, non senti l'amore delle donne, non sai più dare amore. Abbracciare qualcuno per te è una vergogna da coprire col riso, e verrà anche il giorno in cui preferirai abbracciare i gatti piuttosto che le persone.
Ma io non ti giudico, perchè io c'ero e so quello che hai dovuto sopportare. Conosco l'odio che hai dovuto ingoiare dagli occhi dei tuoi genitori, le grida continue e quotidiane di notte e di giorno quando eri così piccolo che ti sembrava di morire. So delle umiliazioni da parte di chi non credeva in te e ti dava dello stupido.
Io c'ero e mi svegliavo ogni notte annientato da incubi terribili.
Io c'ero e venivo umiliato come te per ogni piccolo errore che nemmeno sapevo di commettere.
Io c'ero, ed ogni volta, dopo ogni tempesta, tutto sembrava ricominciare daccapo e ti dicevano che era normale, che tutto questo accadeva in ogni famiglia.
Io c'ero ma mi sono salvato. A caro prezzo s'intende.
E mi sono salvato perchè ho intrapreso la strada del rifiuto. Perchè non ho mai creduto loro, quando mi dicevano che era normale.
Per te invece oggi, tutto questo è normale. Non prendi le distanze da tanta scelleratezza. Ti siedi accanto a loro e mangi come nulla fosse, come se, solo un attimo prima, non ti avessero detto che il loro problema è che non ne possono più di farti da mangiare.
Io invece sto qua e scrivo. Se non avessi scritto, se non avessi detto no, se avessi accettato con la tua rassegnazione il loro odio e le violenze verbali, i ricatti morali, la crudeltà e l'infelicità, neanche io oggi sentirei più niente. Anche io oggi mi starei chiedendo come mai la mia vita è così priva d'amore.
Io ho tentato di spiegartelo in tutti i modi e non hai potuto capire. Ma coi morti non si parla, avrei dovuto saperlo.

La soglia del dolore

Dopo 100 frustate
Cristo era ancora
in piedi.
Alla sola idea
della tortura
Galileo aveva già
abiurato.
E' differente
la soglia del dolore
fisico e pensato.
Preferisco 100 frustate
vere
al doverle
immaginare.

Vecchio cane bastardo

Il vecchio cane
bastardo
vagabonda
da solo
mangiando domande.
Il pelo arruffato
il passo azzoppato
la coda appesa
al culo.
Il vecchio cane
ha due occhi
a fornace
che guardano senza pudore.
Lasciano
la fastidiosa impressione
che sappia
un pò troppo
di te.
Ti giri
da un lato
a coprire
l'imbarazzo.
Ti annusa
si allontana
ti lascia di schiena.
Rimani a guardare
con la coda
dell'occhio
la sua coda
nel culo.

Visita

La solitudine e
la musica di questa stanza
mi porta sulla soglia
della tua esistenza.
Resto a guardare
l'ombra sul pavimento
che mi racconta
come ti muovi,
osservo le tue mani
sugli oggetti
finchè non incontro
i tuoi occhi.
Eccomi
da così lontano
sono passato a salutarti.
Il tuo sguardo mi attraversa
e ti siedi distratta
sul divano.
Sono le dita del sole
quelle che ti carezzano il viso
mentre socchiudi gli occhi
per riposare.
Tornerò a trovarti
nel silenzio dei miei passi
per ascoltare il tuo respiro.

Ovunque

Essere qui e altrove
e ricordare qualcosa d'altri.
svegliarsi
in una casa di Cesena
svegliarsi in una casa di Ravenna
svegliarsi in campagna
a torre pedrera.

Ascoltare una musica di violino
un giorno
annusare l'odore di caffè
il giorno dopo.

Il treno scandisce ritmicamente
le parole
dei suoi innumerevoli
viaggi sino a destinazione.
Ma è senza meta.

Svegliarsi un giorno in un letto di
Cesena come garzone
e poi
abitare tutti i luoghi
di quest'Italia
di quest'Europa
e poi ancora
del tempo.

Rimpiango il mio passato
perchè non posso ricordarlo
e vorrei che fosse qui ora
tutto in una volta.

Svegliarsi come Andrea
svegliarsi come Carlo
svegliarsi madre di 6 figli
in una grigia città come il palmo della mia mano
svegliarsi in riva al mare con
la barba lunga
e la sabbia dentro le mutande.

Svegliarsi in un quartiere di hollywood
senza soldi, sopra un letto in fiamme
svegliarsi parlando giapponese.

Tutte le mattine osservo lo stesso
soffitto.
E' sempre stato bianco
senza neanche un ragno appeso
a sorridermi.

Forse dovremmo provare a scambiarci
la faccia
o a lasciare che un insetto ogni tanto
ci trovi.


97'

un'occasione

le siedo vicino sul letto
mentre leggiamo Bukowski
mentre leggiamo Pound
mentre parliamo di un'arte
che non ci appartiene.
lei studia economia
ed ha un viso dal sapore orientale
e lunghi capelli castani
ed ha un carattere forte e deciso
e mi chiedo come sia possibile
che resti seduta accanto ad un uomo
che non riesce a far altro che
proporre poesia.
Vorrei parlarle di me
della mia fede
della mia croce
ma non riesco a credere che capirebbe
e m'aspetto che dica semplicemente
tieniti la tua croce
ed io terrò la mia.
Mi parla di Leopardi
e Dante
e dell'epitaffio sulla porta
infernale.
Vorrei dirle che il mio inferno è che
a 23 anni
non ho ancora imparato ad amare.
L'avessi conosciuta cinque anni fa
avrei almeno provato a scoparla,
adesso sono indeciso
se parlarle di Cristo
o Rimbaud.


97'

Madre

Sollevo lentamente la sua fotografia
30 anni
il sorriso verso il sole
gli occhi persi lontano
uno sguardo che oltrepassa il tempo
e prelude
alla sua futura assenza.
Mia madre come
una hippy
catenina al collo di pietre rubino
con i miei occhi verdi
con una ruga
con la tristezza di essere ancora giovane
a cinquant'anni.

Mia madre ed il tempo che non si cura
della sua anima bambina.

Guardo ancora la sua foto
ed il sorriso sullo sfondo di mattoni chiari
e gli occhi verdi sullo sfondo
di una vita spesa anche per me.
Non troverò le parole per dirle grazie
non le cerco neppure
ma ho 23 anni
e la mia gioventù ha succhiato
i suoi anni
da quella foto.


97'

Filastrocca per bambini

Son quello
che vedi
meno le sere
in cui non mi vedi.
Io non affermo
e non mi smentisco,
che posso mentire
se ho nulla da dire?
Mi impegno
a fregarmene
a meno che
me ne freghi,
sono quello che sono
sei tu
che ti leghi.
Infine ti dico
mi accorgo di te
ma infine non serve
è la fine che c'è.

Fumo

La sigaretta
che ieri
ho lasciato
è l'ultima che oggi
non ho.
Respiro
boccate
di fumo
cavandole dai
tuoi polmoni.
Rivoglio ciò
che ti ho dato
l'amore
il tempo
la fede.
Ti lascio
le dure parole
fumale
se ti conviene.

Il gioco

Il gatto gioca
col topo
il premio
è la morte.
Ringrazia
aguzzini
le risa
cala il sipario.
La sala
si svuota
seduta
resta la notte.
Allunga la mano
sui resti
del gioco
li ricompone.

Possibilità

Solo il 12% delle donne
pratica sesso anale
il 34% quello orale
il 58% la pecorina
il 76% l'amazzone.

Mi aggiro per casa chiedendomi che percentuali si potrebbero raggiungere considerando anche nuove posizioni insieme con lavatrici, divani, pavimenti, lavandini, docce e oggettistica varia.
Mentre rifletto sulle statistiche, mi dirigo in cucina in cerca di una bella birra gelata. La stappo con un apribottiglie dalla forma vagamente fallica e la gusto lentamente, assaporando ad ogni sorso il refrigerio che scorre in gola.
Mi rilasso, l'alcool si fa strada e mi perdo in una nuova riflessione.

Quale sarà la percentuale della frutta e della panna montata, la cioccolata fusa, la cera bollente e l'olio da massaggio? Oppure quella del silenzio o del parlare sotto tono o della musica a palla, delle grida e gli insulti? e quella dei preliminari?

Mi siedo sul divano, finisco la birra, il mio gatto entra nella stanza.
Mi spiace per te, non conosci la statistica.

Dopo avermi scritto fiumi di lettere

dopo avermi regalato mutande rosse e grigie
e pantofole con la faccia da cane
la ragazza si presentò con uno spazzolino
da denti blù, dicendo:
se mi dovessi tradire
potranno calzare le tue pantofole
sfilarti le mutande
leggere le mie lettere

ma non utilizzeranno di certo
il tuo spazzolino!

io lo accettai sorridendo e
pensando a quello che
avrebbero fatto i suoi uomini
con la mia roba.

A distanza di tempo tiro un
sospiro di sollievo,
so per certo che quando finì,
lei bruciò tutte le mie lettere
fuse il mio cuore d'oro
e dimenticò le mie notti.

Ripensandoci non mi dispiace
solo che a distanza di tempo
non ho ancora trovato nessuna
disposta ad usare
il suo spazzolino.


'97

Si Vede Dalla sua Fine

Valuto la grandezza dell'amore
dall'intensità del dolore
che la sua privazione comporta,
dalla sua forza e
dalla sua fine.
Non so fare altrimenti
perchè non so
niente

e chi crede di sapere mente
perchè le strade sono piene
di scatole vuote

accatastate sulla porta
di gente amata

lasciata
li dietro.


'97

un cuore di parole

Non riesco a ricordare
i suoi capelli ribelli
il suo sguardo sensuale
e i suoi occhi
come scogliere sbattute da schiuma
e foglie d'autunno.

Non riesco a ricordare
il suo bel naso
e la sua piccola bocca di ciliegia
e le sue orecchie minute e
i suoi minuti ornamenti.

Non riesco a ricordare la sua anima.

Ma a te che puoi, ora
dirà
che adora i tuoi piccoli occhi
o il tuo sguardo sincero
o il tuo dolce sorriso
credendo d'amarti.

A te che puoi
chiederà, senza domandare
tutto ciò che resta
restituendo in dono un corpo
vestito di sogni.

A te che puoi, ora
dirà rare parole
che come boccioli vivi
non vivranno un inverno.

e quando sarai infine solo
come me
chiedi il segreto al vento
chiedigli
dove ha portato il suo cuore
vestito di vuote parole.


'97

che uomo ero

Credevo mi volesse bene eppure
i suoi sentimenti mi sono volati
tutt'intorno
ronzando e succhiando
come una mosca
e poi sono finiti dritti
sopra un'altra merda.


'97

Sedicenne

Che ne sai della vita tu
che sorridi con lo sguardo di chi
adesso
ha un nuovo ragazzo.
che ne sai dell'amore tu
che neanche conosci
il numero di uomini
da attraversare.
e a qualcuno lascerai sorrisi
a qualcuno poesie
a qualcuno il tuo corpo
e ti sembrerà ogni volta d'aver perso
i tuoi sorrisi
le tue poesie
il tuo corpo.
che ne sai del dolore tu
che piangerai l'abbandono
e ucciderai un uomo
con lo stesso cuore.
una volta smetterai d'amare
e un'altra d'essere amata
fino al giorno in cui dirai
così vanno le cose.

a volte sembra che la felicità sia
solo il sogno dei disperati
ma adesso non pensare
fallo semplicemente
fallo irragionevolmente
fino al giorno in cui sceglierai
con più attenzione gli uomini
e i tuoi mali.


'97

La vita è entrare ed uscire dal cesso

da quando la mia ultima ragazza m'ha lasciato
sono rimasto sopra il cesso
a leggere bukowski
aspettando il momento più adatto
per pulirmi il culo.


'97

aforismi

Non ti odio. Ti amo al contrario.

Grazie al cazzo

A trentacinque anni la mattina
è ancora il cazzo che mi da la sveglia
e quando sono ubriaco perso
ragiona meglio di me.
Gli devo la paura di morire
di malattie veneree,
nottate con gente sconosciuta,
chilometri fatti solo per lui.
Se non lo avessi ascoltato
oggi mi starei ancora chiedendo
cosa si prova a farlo in ascensori
spiagge autobus autostrade
con donne bellissime come modelle
che le donne sono tutte belle
viste da laggiù.
A volte l'ho persino odiato
perchè non rispetta i sentimenti di nessuno
e non si è nemmeno preoccupato
che mi sarei innamorato di te.

Un attimo, sempre

Le parole le ho terminate
finalmente dirai tu
non che ne avessi di così belle
non che siano servite con te.
Ma oggi le ho terminate
per cui ho pensato di dedicarti
un po' di pagine bianche
e un po' di questo silenzio.
Chi lo sa che sarebbe successo
se fossi stato zitto con te;
magari nell'assenza di tutto il frastuono
che faceva questo cuore
avresti trovato il tempo di ascoltare il tuo
che ti parlava di me.
Adesso però
lasciami trattenere il respiro
che voglio catturare questo attimo
e questo tuo viso
per farne il sempre nei miei ricordi.
Poi ti lascerò andare
e trasformerò il sempre di questo addio
in un attimo soltanto
dei miei ricordi.

Al contrario

Questo è un gioco al contrario
in cui per essere davvero belli
bisogna dimenticarsi
di volerlo.
Non è una sfida a
chi arriva primo
e solo i perdenti
tagliano i migliori traguardi.
Vince chi si sporca le mani,
chi riesce a volare
sperimentando la vertigine
e la caduta.
L'ebbrezza sfrenata degli amanti
può provarla soltanto chi
ha il coraggio di abbassare la guardia
difronte all'avversario più pericoloso.
La differenza tra me e tutti quelli che
ti sei scopata
è che io posso insegnarti
il segreto di questo gioco
che tu volendo vincere
perderai.

Voglio sentire

Io voglio sentire
quando arriva l'alcool al cervello
il buco allo stomaco della paura,
l'adrenalina che sale
quando ti guardo.
Io voglio sentire e
non chiudo gli occhi
quando mi dici no e
non ti voglio più vedere.
Non mi anestetizzo
con la televisione,
non lascio alla musica
dire le mie parole.
Io voglio sentire
il mio sudore che
si mescola a quello degli altri
che niente di umano mi è estraneo.
Io voglio sentire la solitudine quando
passo oltre senza voltarmi
sapendo che
avrei potuto elemosinarti
un ultimo sguardo.
Io voglio sentire
l'orrore dell'abisso
quando mi guardo dentro
senza protezioni,
voglio sentire il dolore
quando mi ferisco
che il mio migliore maestro
vive sulla mia pelle.
Io voglio sentire tutto,
tutto quanto,
fino al giorno
che non sentirò più niente.


Mi sono permesso di citare: Homo sum, humani nihil a me alienum puto, Publio Terenzio Afro "Heautontimorùmenos" :-) :-)

Incontro

La parola che scrivo
e quella che leggi,
due mondi che si incontrano
il tempo di uno sguardo.
Non cercare di comprendermi
o di essere compresa,
abbracciami e
pronunceremo la nostra
nuova
parola.

Personale infinito

Sembriamo singoli eventi
di un insieme
che non siamo in grado
di comprendere

il segreto che cerchiamo
è nel movimento organico
dell'universo

dall'interno di una cassa d'orologio
non è possibile vedere le lancette

noi non siamo ingranaggi
noi siamo
le quattro dimensioni
in espansione verso
il nostro personale infinito.

Se mi vuoi

Se mi vuoi,
se proprio mi vuoi,
devi sapere che ciò che dicono di me
è vero.
sono caotico e pericoloso,
non seguo codici sociali e morali e
non credo alla differenza tra bene e male.
il bene lo conosce solo l'uomo
che conosce se stesso.
non amo preoccuparmi della mia immagine,
preferisco la povertà al potere e
il potere di essere nessuno
a quello di diventare la maschera di qualcun altro.
ho la tendenza ad esagerare e dare scandalo
perchè non conosco tentazioni
ma solo la purezza dei desideri.
preferisco il whisky alla birra
anche se certe sere
non ricordo nemmeno
come si scrive.
il mio corpo di oggi è fatto
dai libri di ieri che
ho dimenticato.
non amo difendere le idee che ho imparato
ma preferisco cambiarle
e se insisto nell'affermare qualcosa
è solo per darti l'occasione
di confutarla con più convinzione.
non mi risparmio e dico ciò che penso
più di pensare a ciò che dico,
preferisco dialogare con i pazzi e i più soli
e amo le donne che si sanno donare.
sento le voci, vedo i fantasmi,
credo in dio e sono ateo assieme,
che la contraddizione mi rende completo.
I miei comportamenti sono solo abiti
e credo che l'amore finisca
solo quando si muore.
onoro i morti
quando sono ancora in vita
e in amore non mi arrendo mai
ma non accetto briciole
da nessuno.
voglio tutto oppure niente
perchè preferisco non essere amato dagli altri
che non essere amato
da me stesso.
Però ti dico che i miei difetti
sono anche i miei pregi
ed è di questo che ti innamorerai.

Tradire

Un giorno mi hai chiesto
se ti avrei perdonata
se mi avessi tradito.
La mia risposta adesso
puoi capirla:
non c'è nulla da perdonare
a chi abbraccia le passioni,
il tradimento sta
nel tuo voler tornare con i polsi
alle mie catene.

La libertà

L'illusione di essere abbracciati
qui e ora
di respirare il tuo odore
si mescola con il dolore
della mia piaga aperta.
Il nostro piccolo dire ti amo
le nostre represse infedeltà
l'inutile promettere
costituiscono il nostro personale equivoco.
ti devi essere fraintesa quando
dichiarandoti fedele
hai lanciato oltre il mio muro
uno sguardo d'ingenua passione.
ti devi essere fraintesa quando
abbracciando il calore
di un altro corpo, amaramente
ti sei ricordata del mio.
ti devi essere fraintesa quando
dicendo di amarmi
avevi bisogno di me.
ciò che invece non hai mai frainteso
è il tuo desiderio
d'essere libera.
La libertà di cui abbiamo bisogno
consiste nell'essere liberi di capire
chi siamo.
Di scoprire che le nostre virtù naufragano,
di sapere che non c'è amore
nè onestà
senza consapevolezza.

E' questa la vita?

E' questa la vita dio?
è veramente tutto qui?
ecco il bambino che viene a chiederti spiegazioni
che si sente
piccolo e impotente
eccomi a chiederti perchè, io ho bisogno...
cos'altro potrei fare?
chi sono?
ma se io fossi padre e padrone di questa vita
gli direi di splendere
e di non farmi mancare nulla
ma soprattutto
di non sentire questa incompletezza
se io fossi padre
darei vita alla vita
farei sorgere il sole ogni giorno
e berrei la pioggia con le api
come fossi già felice
e tutto questo fosse
uno dei mille modi
in cui sfogare la mia gioia.
allora alle volte
dopo aver pianto
la mancanza
e il vuoto
la disperazione
del non capire,
io mi sveglio
e per poco
mi sembra che non manchi niente
che il chiedere mi allontani da me
da me che sono
il padre
la gioia
ciò che semplicemente è,
Me,
senz'altro io,
un essere gioioso
annientato dalla paura.

Vigliacchi

sulla vigliaccheria
potrei scrivere libri
più facile dare ad altri
la responsabilità
delle proprie miserie
sono altri che devono
guardare avanti e venirvi a cercare
non siete certo voi
a dovervi accorgere
di quanto siete ciechi
dedicate ad altri le canzoni
che dovreste ascoltare voi
vigliacchi
senza coraggio di compiere scelte
pronti a scusarvi
a strisciare
vigliacchi
che non danno spiegazioni e parlano
solo quando gli conviene
gli altri sono solo
un impegno mai preso
vigliacchi
fate quello che vi pare
senza direzione
senza scopi
senza voler pagare
venite pure vicino a questo sole
sono certo che
vi volterete e
tornerete a giustificarvi
di nuovo.

La soluzione

Questo silenzio è un addio
consegnato al tempo
e lentamente lascerà spazio
alla mia assenza.
Mi mancherà non conoscere
il perchè mi mancherai
ed ho paura di rispondermi
da solo, nè tu risponderai per me.
La soluzione arriverà comunque
senza doverci nemmeno pensare,
la porterà indietro quel tempo
a cui l'abbiamo domandata.

Un giorno nuovo

Oggi ho provato a non odiare
gli occhi di mio padre che mi odiano
e mi sono accorto
che quegli occhi sono i tuoi.

Ho confuso il dispiacere
d'averti fatto soffrire
con la colpa d'essere nato.

Oggi è un giorno nuovo e
posso piangere di tristezza
senza sentirmi malato.



grazie a chi amando mi insegna a vivere.
Ai miei amici.

D'inverno risorgerò

Oggi il sapore di ciò che avevo dimenticato
mi sorprende:

i secoli attraversati d'inverno
la malinconia delle foglie
lo stupore nel guardare
il cielo.

Ho fatto un lungo viaggio
per tornare.

Meglio la merda della gente che la gente di merda

preferisco un bar malfamato
gente sconosciuta, ammaccata
abiti rotti
auto scassate
pochi soldi a fine mese
donne che se li sono già scopati tutti
uomini brutti
il sudore che scivola
ogni notte tornare ubriachi e spenti
per ricominciare il giorno dopo
col coltello tra i denti

lucifero non pregava
non implorò il cristo
scelse di dominare gli inferi
con solitudine e ghigno teso

chi non si vuole sporcare le mani
meglio che aspiri al paradiso
qui non c'è posto per i vigliacchi
o per la loro moralità

io non saprò che farmene
di chi è senza dignità.

Notte

Sono le sei della sera e c'è una flebile luce
ma avrei preferito la notte per non dover guardare.
Ho visto una tomba di lamiere allontanarsi
piano dalla finestra di questo treno
ed era grigia come la sera
e aveva le vetrate sporche
illuminate appena
e lunghi caminetti di metallo arrugginito
che sbuffavano dense nubi di vapore
e nera fuliggine sui muri.
Ho visto recinti incolti e sterpi
e i rivoletti di tristezza che li nutre
e mentre osservavo, ho ascoltato
il treno stridere
come un orrenda immonda creatura.
Quello su cui viaggio è un treno interminabile
che viaggia colmo di interminabile idiozia,
le case sono orrende come i volti
dell'uomo che le abita.
Perchè mai sto rasentando la follia?
Le ali della mente sono deboli e
si sciolgono alla luce dei doveri
che sono troppi
e fanno parte della
Naturale Selezione Darwiniana.

La mia Eva

La mia Eva
di parole

a tua immagine
e somiglianza

nel paradiso
di ricordi

sarai con me finchè
potrò inventarti

come eri e come
non eravamo

Avremmo avuto

Avremmo avuto
angeli biondi dagli occhi verdi
eternità
tra mondi che invecchiano

avremmo avuto
la somma dei nostri nèi
le mie poesie e
la tua determinazione

avremmo avuto notti
per fare la pace
giorni
per prenderci a pugni

avremmo avuto la tua scienza
la mia filosofia
i tuoi succhi di frutta
e i miei calici di vino

avremmo avuto malattie mentali
tradimenti
rancori reciproci e
notti sul divano

avremmo avuto un amore
che sbiadisce

abbiamo avuto
una fine
che non
finisce

14 Febbraio

Questo è un giorno qualsiasi
e come ogni giorno
sei nei miei occhi e nelle mie mani

La tua luce mi da risveglio ogni mattina
e come il sole
non m'appartiene

Sulla tua bocca non mia
come superba luna
io m'addormento la sera

E tutto questo è un miracolo
che si ripete ogni giorno.

aforismi

Ragazzo dicotomico e bipolare cerca ragazza con personalità multipla per rapporto alla pari.

Sogni

Io e te e
il tempo che non scorre.
non è guardando le lancette dell'orologio
che riprenderanno a ticchettare.
i miei sogni di ieri
sono già stati tutti
traditi
ma io li ho sostituiti
con altri
non meno irraggiungibili.
continuo a fare ciò che è sbagliato,
bevo, fumo e
mi drogo di tristezza.
me lo posso permettere
perchè ho le spalle larghe.
mi posso permettere tutti
i no del mondo
pronunciati in tutte le declinazioni.
mi posso permettere persino
di sembrarti un idiota,
tanto domani cambierò le lenzuola
di nuovo
e laverò via i vecchi
sogni sudati.

aforismi

Voi crederete che io pensi solo alle donne, ma non è vero. Sarebbe troppo. Mi accontento di una parte.

Tempo di ringraziamenti

Ringrazio mio padre e
mia madre
per avermi reso l'infanzia
un inferno
e per continuare a tentare.
Ringrazio psichiatri, psicologi e
psicofarmaci, per aver cercato di curare
la malattia sbagliata.
Ringrazio il fallimento dei miei
numerosi tentati suicidi
perchè oggi
non mi potrei nemmeno pentire
di essere felice.
Ringrazio chi mi ha giudicato e
mi giudicherà
perchè mi ricorda che Lucifero
era l'angelo più bello.
Ringrazio le masse idiote e televisive
che io sterminerei in massa
sulla base di un test intellettivo.
Perchè se l'intelligenza fosse la capacità
di adattarsi a questo mondo
io con tutto il tempo speso a studiare e
leggere poeti e grandi scrittori
saggisti e filosofi
oggi sarei il fallito che sono
e a vincere sarebbero loro.

aforismi

L'amicizia tra uomo e donna esisterà finchè ci saranno donne sufficientemente brutte.

Il peccato

Adamo amava Eva
ed erano due
ed erano nudi.
Insieme erano
l'universo delle moltitudini
dell'umanità.
I corpi avvolti come
coperte nella sera
osservavano l'immensità
di tutti i pianeti.
Le dita carezzavano
gli anni luce delle stelle
e gli istanti di ogni desiderio.
Un giorno
nel paradiso senza tempo,
l'uomo che fino ad allora
era stato nudo,
si sentì nudo.
Vergognarsi di essere umani
fu il peccato originale.

A.

Mi chiamo A
la prima lettera dell'alfabeto
e sono questo
e sono.
Più pronuncio il mio nome
più il nome perde
le proprie lettere.
Mi stupisco ad osservare
la meraviglia del mare:
a chi renderà conto
questo gigante agitato
che continua ad infrangersi e
logorare i confini?
Sento il desiderio
delle mie molecole
di mescolarsi di nuovo.
Mi chiamano A
la prima lettera
e come l'acqua
non so chi sono.

aforismi

L'eternità non è misura del tempo ma dell' intensità.

La prima volta

Avevo circa sei anni
la prima volta che la pensai
e piansi a lungo
raggomitolato nel letto urlando
perchè? perchè mamma
io devo morire?

Col tempo ho smesso di piangere
ma non ho mai dimenticato
quel momento.

si dice che i samurai
fossero guerrieri perfetti
perchè combattevano
sapendosi già morti

si dice che una tigre braccata
presagendo la propria fine
si difenda con rinnovate forze

si dice anche che la vita
non finisca con la morte
ma sia la morte stessa
ad iniziare con la vita.

Da allora
quando incontro qualcuno
lo guardo negli occhi
per vedere se sono quelli di
un samurai o una tigre
o se invece abbia
semplicemente dimenticato
di vivere e
di morire.

A Silvia

Silvia
ricordi la tua vita
mortale
quando il tuo corpo
poteva ancora sanguinare
e piangere
ed io ti ammiravo di dolore
gioire tra gli altri.
Io come scarafaggio
nascosto
invidiavo le metamorfosi di donna
e desiderarti era solitudine.
Poi venne il giorno
in cui potei
finalmente toccarti
ed eri pallida e
morta
e non più mia
come non lo eri
mai stata.

(caro Giacomo per carità tu sei già morto, non me ne volere)

Ancora assieme

Sono tornato ad osservare
la tua foto
sopra le notizie bibliografiche
e le pubblicazioni scientifiche
con il tuo nome in neretto.
Forse non ti sei accorta
che anche il mio nome
è rimasto in neretto
accanto al tuo.
La tua distrazione
è tutto ciò che ho di te
e voglio illudermi
che non sia un caso
che i nostri nomi siano
ancora assieme in evidenza
tra tutti gli altri.

Ho attraversato il mare delle mie emozioni

Ho attraversato
il mare delle mie emozioni
trasportando
il carico del tempo.
I miei solchi profondi scavati,
abitati dalla solitudine,
dalla ricerca di una riva
di un ritorno.
Il mio riposo nella terra
a cui lascio le parti migliori del
mio corpo,
quelle che resistettero
abbracciate
per concludersi qui
a logorarsi piano
scricchiolando senza più
rumore.

Il figlio

Ho bevuto nel dolore quanto basta
per sentirvi tutti fratelli
scambiarci le vite e
guardare attraverso i vostri occhi.
Siamo un'eternità di moltitudini.
L'intensità con cui vi amo
è la misura del nostro tempo
che io vi invito a superare
per restare con me,
vi cerco e vi cercherò
non mi perderete
non vi perderò.

L'ordine

Il tempo spezzato
tutti i giochi al loro posto
il pavimento sgombro
dalle trame del tessuto creativo.
Il flusso di esistenza smembrato
in quanti di energia morente.
suonare in codice morse
la sinfonia di una vita.

Controcorrente

Se fai il contrario
di ciò che dicono
ti diranno il contrario e
farai ciò che vogliono.

Vergini

Di vergine davvero
ne ho incontrata una
soltanto in vita mia e
ho fatto lo stronzo.
Sarà per questo che
per punizione biblica
ne ho dovute subire
tante altre
tipo
quella che ti bacia senza lingua
quella che ti da solo il culo
quella che non ci mette
il cuore.
Sarei curioso di sapere come
ognuna di loro giustifichi
la propria straordinaria
verginità.
Agli uomini
non negare il compromesso
o si sentono irrimediabilmente
deflorati.

Ontogenesi

L'ontogenesi del corpo
della parola fatta di
lettere innestate da legamenti
muscolari di un codice.
e pezzo per pezzo
dal tessuto germinativo del senso
si costruisce il midollo spinale
della frase, immersa
nel liquor del tuo ventre.
Partorisce la bocca
piangente di dolore
il tuo discorso.

Amore

dovresti vedere
come godo di niente
quando la natura mi trascina.
Scopro sorrisi
che non pensavo d’avere
e giochi dimenticati,
lo scienziato m’abbandona
e concludo
che quel libro senza pagine bianche
non era un buon libro.
Amore
dormire di notte
lungo le scale della stazione
non è essenziale
ma aiuta a risparmiare strada
verso il caos.
Il mio piccolo non senso
cresce incerto e sano
e dorme come un
angelo beato.
Amore
ho cominciato persino
a fumare un poco
ma ho smesso
di confondere
consapevolezza
e coscienza.
Lascio le mie scarpe
andare da sole
tra queste stradine
che a me
sembrerebbero confuse.
Amore
ho cominciato a compiere
scelte difficili
come quella
di non scegliere
e mi ritrovo
a solcare un sentiero
che fa un po' paura
perché non è tracciato
e non sono io
a tracciarlo.
Amore
sono passati universi
dall’ultima volta che ho detto ti amo
per cui te lo ripeto
ovunque tu sia
chiunque tu sia.

Amica immaginaria

La tua lontananza
e la mia impotenza
sono sedute con me
dove le mie dita
non possono toccarti.
Se allora mi vuoi immaginare
fammi migliore di me
fammi in grado di raggiungerti, di emozionarti,
di stringerti in un abbraccio inaspettato
lungo la strada.
fammi
con le spalle appoggiate agli intonaci assolati,
le mani che giocano con una sigaretta
e gli occhi che riflettono
gli orizzonti più lontani
di cui sei capace.

Scappa da me

Se ti avvicini
ti infilo una mano in gola
ti strappo via le budella
e ti leggo il futuro.
So quello che risponderesti
se ne avessi il coraggio
ed è per questo che ti consiglio
di fare quello che altre hanno fatto
prima di te.
Scappa
mettiti ad inseguire un vuoto
conveniente
che non ti chieda nulla.
mangia briciole
che briciola diventerai.
Io non confondo
la straordinaria potenza della bellezza
con la tua abbronzatura
ed il tuo sedere rotondo.
La mia solitudine
non è nello stare solo
ma nel giocarmi tutto
in un attimo.

Caos e distruzione

Quando avrò terminato
di masticarti
sarai costituente
delle mie molecole.
Sono caos
e distruzione.
Le regole
al di fuori del mio corpo
non mi appartengono,
la mia pelle
è il mio unico limite.
I miei amici
sono morti
per le loro parole.
Costruttivisti
destrutturati.
Il peccato è
contro di te.
Mangio con le mani sporche.
Vado con le puttane.
Bacio i lebbrosi.
Cammino scalzo.
Puoi sfogliarmi
non ho paura
di essere conosciuto.
Giudicato.
Non ho segreti.
Non ho abitudini.
Non mi puoi incatenare.
Unisciti a me
finchè ne avrai bisogno.
Io viaggio dritto
alla foce
a pagare la mia promessa
originaria.

Questa notte

Questa notte
avrei voluto passeggiare sulla spiaggia
con te
sperando ad ogni mio passo
che ti fermassi d'improvviso a baciarmi.
questa notte avrei davvero voluto
che mi guardassi per tutta la notte
come se quegli occhi solo tuoi
fossero solo per me.
Perchè sai, io da qui
riesco a sentire l'odore del mare
ed il rumore che fa quando scivola sulla riva.
da qui riesco a vedere i luccichii sulla superficie dell'acqua
e a sentire il calore della notte
e persino il tuo profumo.
Allora, se riesco a sentire tutto questo
nell'assenza di tutto questo,
chissà cosa proverei questa notte
se ti avessi vicina davvero.

Il patto

Cosa sei disposto a dare
in cambio?
Ho detto la vita.
ed è così che nacqui.

Inspiro
espiro

inizio e
fine

insieme.

Abitudine

L'abitudine
è la casa
degli uomini.
conoscersi è
conoscere la regola
che ci fa
uguali domani
a ieri.
anche il mio volto muta
e non ti sei accorta
che cambiare è morire
un giorno,
conoscersi è
morire oggi.

Contro di me

la bellezza
è
troppa.
non la potrò
prendere
e
tenere.
allora
la ferirò
la mutilerò
e la caccerò
dal mio
paradiso.
voglio
la bruttezza
la crudeltà
l'odio.
tutte
opere
alla
mia
portata.
se mi vuoi
salvare
fallo
contro
di me.
Se io
potessi,
tu non serviresti
a niente.

Disgregarsi

Solitudine e
abbandono
si amano
in una linea
sottile.

abbracciami
ti sono vicino

non sento che
la pioggia
e il tuo calore
di ieri

la traccia
di tutti gli inverni
è deposta
in nessun
luogo

ho parlato al niente
lui ti dirà di me
aspettalo
al confine

tutto sarà dimenticato
perchè deve ricominciare.
nel ricordo
non c'è
inizio.

Non c'è tempio

Non c’è tempio
che io non abbia profanato

Non c’è promessa
che io non abbia calpestato
o menzogna
che non ti abbia già detto

Questa volta

ascolterai le onde del mare
e i sospiri delle foglie

e di me
soltanto i silenzi.

Questa mattina

Questa mattina
sa di tempesta
e d’odio
e i miei gusti primitivi
si risvegliano

Questa
è un’alba di dissoluzione
che brucia tutte
le mie paure

Questo sole
che esplode
mi carezza la pelle.

Desidero

Desidero superfici scabrose da dipingere con l’oro della sabbia e il blu della quiete
Desidero tele imbiancate, spruzzate da vene di marmo
Desidero luccicanti tasselli di vetro ed ambra per coprire la visuale
con mosaici d’Egitto e cani sporchi del deserto
Desidero lunghi fiumi a bagnare l’arsura della polvere
Desidero
...Ocra
.....giallo
........e blu
e solchi di vele di canapa
dispiegate a tagliare il cielo
E juta ad avvolgere col suo rugoso ventre le città in cemento
E il calore del sole sopra tutto questo:
Sopra animali coi colli protesi e passi allungati dal vento
Sopra rari steli di verde venati di giallo e di nero
Sulla mia bocca che ha sete.

Sei qui

Non sei qui
eppure lo sei
sdraiata sul mio letto
a riempire la stanza.
Ti ho lasciato la porta aperta
nel caso volessi uscire e
lasciarmi un po' solo.
Alle volte ho bisogno
di non averti mai conosciuta
per godermi uno sguardo
che non sia il tuo.
Se però vuoi proprio
restare con me
ti racconterò nuovamente la favola
che ti piace tanto
e ti fa addormentare la sera,
quella in cui
due sguardi si incontrano
un giorno per caso e
non si perdono più.

Il colore più bello

Il più bello
è il verde di Maggio
così brillante
da sembrare il tuo sguardo.
Il più bianco
è il viale d'inverno
che nessuno conosce
e mi porta da te.
Il più nero
è il pensiero che dura
un istante di gelosia
nel vederti andar via.
Il più rosso
è quello in cui
giaci per sempre
a causa mia.
Il più bello
è il verde di Maggio
che da oggi
è solo per me.

4 attimi d'amore

Abbiamo tessuto le nostre mani
intorno ai corpi
e gettato lo sguardo
nelle serrature degli occhi.
ci siamo amati e nascosti
l'un l'altro agli altri
barattando
l'incertezza del futuro
con l'assenza del presente.

Parole

Non sono le parole che parlano,
quelle sono un pretesto
per gli occhi.

Quando non ci sarò

Quando non sarò più
resteranno le nostre ombre
e quelle frasi stupide
ed i miei scherzi
che hai odiato.
Quando non sarò più
guarderai le nostre foto
raccontando a chi sarà al tuo fianco
che quelle poesie
non ti piacevano.
Quando non sarò più
farai i tuoi confronti
e mi darai la colpa di essere passato
chè nulla è più vivo
di ciò che non c'è più.

Domani

In un oggi sempre più esausto
ho osato pensare
con la colpa del domani.
domani
appartiene ai veggenti
e agli annoiati
e torno a guardarmi le scarpe
e benedico
che non siano ancora sulla stessa
linea d'orizzonte
della mia testa.

Ti ho cercata

Oggi la mia bocca anfora
ha cercato i tuoi occhi oceano
sulla stessa riva dove un giorno
le tue carezzevoli onde
mi strapparono un sempre.
Oggi sulla stessa sabbia
non ho trovato
i tuoi allegri spruzzi di schiuma
ma solo verdi alghe
che asciugavano al sole
la frase del tuo addio

Quel giorno

Le parole che quel giorno
ti caddero distrattamente sull'uscio di casa
io le ho raccolte
e le porto con me.
Le parole quel giorno
dicevano ti amo
e continuano a ripeterlo
anche se tu non ci sei più.

Esondare

Esistono accessi verso
altre realtà
nascosti dai miei no.
Attraversando il giudizio
che universalmente mi guida
scorgo un orizzonte di me
che non posso misurare.
Ho timore di esondare
da argini di consuetudini
per non riconoscermi
e non essere riconosciuto.

Regalami i tuoi occhi

Regalami i tuoi occhi
che i miei sono stanchi di guardare.
Le nostre imperfezioni si completano
ed ho bisogno di un altro orizzonte
accanto al mio.
Il mio futuro di ieri
mi è scivolato accanto
ed io mi sono voltato
a vederlo passare.
Allora prova a cercarne uno per me
e se non dovessi riuscirci
so che non mi dovrò preoccupare
di ciò che mi dirai.
Perchè noi amiamo la verità
ma ancora di più amiamo
i sogni che ci tengono in vita
per raccontarla forse un domani.

Abbiamo giocato

Scusami se non esco con te
ma guardarti con la birra in mano
è un gioco che abbiamo già fatto.
Abbiamo anche già fatto quello in cui tu
sei la regina della festa
quello in cui
ti mostri indifferente
e ridi i tuoi mille sorrisi.
Abbiamo già anche giocato
ad inseguirti
e parlarti e baciarti
e volerti
come vuoto a perdere,
come se non avessi fatto altro
che ascoltare l'eco
della mia voce.
Scusami quindi
se non esco con te
ma a me i giochi vengono
presto a noia
per la curiosità di scoprire
chi è che muove
i burattini.

La scatola dei segreti

Ho una scatola
dove ripongo i segreti
che più si riempie
e più ne contiene.
La porto sempre con me
perchè ogni luogo
nasconde un segreto
magari incustodito
tra le labbra degli innamorati
o improvvisamente apparso
da un tramonto.
Pochi istanti fa
dalla mia scatola
ne è caduto uno
ed io te lo racconto.

La telefonata

Ricordo ancora con stupore
quella telefonata:
"Si, sono andata con un altro
perchè non ti facevi più sentire
e non rispondevi alle mie chiamate!".

Non voglio dire che mi dispiaccia,
ma ammetto un pò di invidia:
oggi sarei l'uomo più felice del mondo
se per ogni telefonata persa
potessi farmi una scopata.

Gli uomini che ti piacevano

Ti piacevano quegli uomini
nei bar
che si ricordano di te giusto il tempo di una birra
e ti piaceva credere che prima o poi
ce l'avresti fatta a farli innamorare di te,
a farne innamorare almeno uno.

Io a quei tempi ero poco più che un ragazzo
e mi chiedevo:
gesù ma chi ti ha fatto questo,
chi è riuscito a convincerti che vali così poco.
e anche se non te lo avevo mai detto,
immaginavo quanto sarebbe stato bello
essere l'uomo da niente che ti piaceva.

oggi dopo tanto tempo che non ci sentiamo,
ho deciso di passare da te
per portarti quei fiori che non avresti voluto
ma che stanno così bene accanto alla tua foto.

Solo un sogno

Mi avvicino a passi lenti
al limitare delle onde
dove il riflesso della luna
si fonde con la sabbia.
E' a quel punto
che ti penso.
Quanto tempo è trascorso
e quanti orizzonti di solitudine
ho dovuto sedurre
senza riuscire
a scordarmi di te.
Quest'acqua salata
ha lo stesso sapore
del tempo che ti ho dedicato
in tua assenza.
Dovrò quindi dimenticarti?
Questa notte
mi addormenterò domandando
se sia vero
che il nostro tempo
è finito.

Svegliami con una carezza domani
quando la luce del sole
tra i tuoi capelli
mi dirà che
è solo un sogno.



mag/09
Il primo post lo dedico
alla persona più importante
a L.