A Silvia

Silvia
ricordi la tua vita
mortale
quando il tuo corpo
poteva ancora sanguinare
e piangere
ed io ti ammiravo di dolore
gioire tra gli altri.
Io come scarafaggio
nascosto
invidiavo le metamorfosi di donna
e desiderarti era solitudine.
Poi venne il giorno
in cui potei
finalmente toccarti
ed eri pallida e
morta
e non più mia
come non lo eri
mai stata.

(caro Giacomo per carità tu sei già morto, non me ne volere)

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