Prezzo e Valore

Apprezzi l'opera o la fama
dell'artista?

Picasso ammise
d'aver dipinto quadri
privi di valore,
su commissione.
Se si sedesse alla tua tavola
sapresti riconoscerlo?

I migliori filosofi
pittori e
poeti
ridono con me
ogni giorno.
Io li ascolto
senza autografi
e senza pagare
il biglietto.


"Dal momento che l'arte non è più l'alimento che nutre i migliori, l'artista può esercitare il suo talento in tutti i tentativi di nuove formule, in tutti i capricci della fantasia, in tutti gli espedienti del ciarlatanismo intellettuale. Nell'arte il popolo non cerca più consolazione ed esaltazione. Ma i raffinati, i ricchi, gli sfaccendati, i distillatori di quintessenza cercano il nuovo, lo strano, l'originale, lo stravagante, lo scandaloso.
E io stesso, dopo il cubismo e anche da prima, ho accontentato questi maestri e questi critici con tutte le bizzarrie cangianti che mi sono passate per la testa, e meno mi capivano più mi ammiravano. A forza di divertirmi con questi giochi, con tutti questi rompicapi, rebus e arabeschi, sono diventato celebre e rapidamente.
La celebrità, per un pittore, significa vendite, guadagni, fortuna, ricchezza.
Oggi, come sapete, sono celebre e sono ricco. Ma quando sono solo con me stesso, non ho il coraggio di considerarmi come un artista nel senso grande e antico della parola. Sono stati grandi Giotto, il Tiziano, Rembrandt, Goya.
Io sono soltanto un tipo che diverte il pubblico, che ha capito il proprio tempo e ha sfruttato il più possibile l'imbecillità, la vanità, la cupidigia dei contemporanei.
La mia è una confessione amara, più dolorosa di quanto può sembrare, ma ha il merito di essere sincera."
P. Picasso

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