Grazie al cazzo

A trentacinque anni la mattina
è ancora il cazzo che mi da la sveglia
e quando sono ubriaco perso
ragiona meglio di me.
Gli devo la paura di morire
di malattie veneree,
nottate con gente sconosciuta,
chilometri fatti solo per lui.
Se non lo avessi ascoltato
oggi mi starei ancora chiedendo
cosa si prova a farlo in ascensori
spiagge autobus autostrade
con donne bellissime come modelle
che le donne sono tutte belle
viste da laggiù.
A volte l'ho persino odiato
perchè non rispetta i sentimenti di nessuno
e non si è nemmeno preoccupato
che mi sarei innamorato di te.

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