Attenzione, la lettura di questo post è sconsigliabile ad un pubblico permaloso (ovvero circa il 90% delle mie conoscenze femminili)

Arriva l'estate e con questa i nuovi amori, le cotte, i flirt, i tradimenti. Mi raccomando, andate a cercare il principe azzurro in discoteca, oppure flirtate con persone già fidanzate o persino sposate, oppure meglio ancora, invaghitevi di qualcuno appena conosciuto o che vi abbia chiaramente confessato di non desiderare una storia seria. Mi raccomando, inseguite un uomo in fuga con la convinzione che è solo impaurito e prima o poi capirà quanto vi ama, oppure riempite le bacheche facebook di foto in pose da veline svestite in piedi sul water di casa vostra con le boccucce a cuore, per attrarre persone interessate inequivocabilmente alle vostre qualità intellettuali.
Infine mi raccomando, invaghitevi del primo che vi fa un complimento, che vi porta a cena fuori e vi compra le rose, che vi dice che siete speciali. D'altra parte è più facile gettarsi tra le braccia di qualcuno che aspettare la persona giusta. E' più comodo vivere di facili illusioni piuttosto che restare soli nell'attesa e nella scelta consapevole.
Mi raccomando, continuate a ripetere gli stessi errori senza mai assumervene la responsabilità, così, a fine giornata, dopo l'ennesima delusione, potrete finalmente raccontarci che: 
"Gli uomini sono tutti stronzi".


P.S. questo testo è soggetto a rimaneggiamenti. perché non è mai sufficiente a descrivere l'immenso genio delle persone a cui è riferito.

i giovani non sono peggiori

I giovani di oggi sarebbero peggiori di quelli di una volta?
Ricordo da ragazzino i miei coetanei prendere come esempio i calciatori e le mie coetanee strapparsi i capelli per la boyband di turno. Li vedevo farsi le foto con i loro idoli, appendere poster in camera, correre in discoteca dietro a coloro che chiamavano vip, i personaggi televisivi. I vip, gente mediocre, nascosta dietro la falsità di personaggi creati ad arte, che si arricchivano alle spalle delle proprie folle adoranti. E già allora non li capivo, io che non avevo idoli, che trovavo degradante farmi foto o ricevere autografi di persone che nemmeno conoscevo, solo perché famose. E il solo fatto che persone prive di qualità divenissero autorità perché masse di persone li idolatravano, mi faceva paura. Mi chiedevo come potessero ragazzi come me, rinunciare alla propria individualità, all'amor proprio, all'orgoglio, per ammassarsi come numeri e prostrarsi ai piedi di qualcun altro. E allora mi correva il pensiero a tutti i leader della storia che avevano potuto compiere i peggiori crimini, supportati dalla sottomissione della gente.
La gente, a volte la odiavo la gente, mi sentivo così estraneo a loro.
Non capivo i miei coetanei di allora come non capisco i miei coetanei di oggi e i loro figli, i giovani. Ma non perché siano peggiori, no, ma perché sono perfettamente identici.

pensieri liceali

Quand'ero al liceo mi divertivo a inventare storie fantastiche con i protagonisti dei miei studi.
Così ad esempio immaginavo che Socrate fosse un gay pedofilo che si divertiva ad adescare fanciulli con la scusa della filosofia e che fosse morto soffocato bevendo una tisana.
Questo finchè non ho scoperto con meraviglia che Socrate era un gay pedofilo condannato da giuristi omosessuali amanti dei fanciulli a bere la cicuta, una bevanda che secondo socrate era un rimedio efficace al male di vivere mentre in realtà è un'erba officinale innocua quantomeno finchè la coniina non raggiunge le sinapsi neuromuscolari.
A quel punto il sintomo più evidente è quello per cui si tende a dare ragione a Socrate.
Sebbene ad oggi gli studiosi non siano in accordo sul fatto che socrate abbia davvero ingerito la cicuta, sono generalmente concordi nel ritenere che possa essere morto.
La questione della morte però non mi ha mai spaventato perchè Epicuro soleva affermare che quando ci sono io non c'è la morte e quando c'è la morte, non ci sono io. Una affermazione fisiologicamente ineccepibile che lascia però aperto il problema di cosa fare se si incontra la morte per le scale mentre si sta uscendo di casa.
Il consiglio che decisi di adottare per me durante le lunghe ore trascorse a fumare cannabis al liceo, era di considerare la mia vita come fosse una di quelle case di legno dei film americani che hanno l'uscita sul retro.

non ritorno

Quel momento in cui finalmente smetti di rimproverarti di non aver fatto abbastanza, di ossessionarti chiedendoti cosa avresti potuto dire, in che modo saresti potuto cambiare. E' il punto di non ritorno. E' il momento in cui cambi davvero.